EDITORIALE “Fontana del villaggio” AGOSTO 2021
Il titolo di quest’ editoriale riporta un passo del vangelo della Samaritana: Gesù che si presenta come acqua viva. Nel periodo estivo, questa sete diremmo anche materiale, la riportiamo al cuore come paragone per comprendere cosa significhi la ricerca della vera sorgente che disseta il desiderio del nostro cuore.
Nella giornata vocazionale (25 aprile), abbiamo meditato su quello che diceva il nostro Papa Francesco:
”Credere in Gesù significa fare di Lui il centro, il senso della nostra vita. Cristo non è un elemento accessorio: è il “Pane vivo”, il nutrimento indispensabile. Legarsi a Lui, in un vero rapporto di fede e di amore, non significa essere incatenati, ma profondamente liberi, sempre in cammino”.
La sete vera non trova risposta se non in quella sorgente che offre un ristoro unico e quella tenerezza dell’amore che consola.
Sant’Agostino scriveva:
”I ricchi: si vede bene quello che hanno, non si vede quello che loro manca”.
Siamo poveri di Cristo e, quindi, sempre alla ricerca della bellezza della fede che è un incontro.
Non è una parola consolatoria, non è un rifugiarsi nella difficoltà del dramma dell’uomo che non trova risposta di fronte ai momenti cruciali della sua vita.
La fede è un incontro con Cristo.
Dire Cristo, è una risposta.
Il solo dire “Cristo” è una certezza.
Il Verbo si è fatto carne non è un ripetere un pensiero come se fosse una delle tante giaculatorie che le nostre nonne hanno imparato e poi insegnato.
Cristo è veramente carne. È l’incontro con una persona.
Se l’umanità perde questo desiderio, questa sete, rivolge tutto verso se stesso e, come dicevamo sopra, diventa “ricco, ma vuoto nello stesso tempo”.
Nell’inverno passato, mi ha colpito l’opera teatrale “il Visitatore” di ERIC-EMMANUEL SCHMITT
Un passaggio in particolare:
”Quando un ragazzino, in una sera di incertezza -come tante ce ne sono alla sua età -domanderà “Ditemi, per favore, qual è il senso della vita!. ..” nessuno potrà rispondere, Freud. Questo sarà il risultato: voi, i grandi di questo secolo, spiegherete l’uomo con l’uomo e la vita con la vita, ma che cosa sarà l’uomo?”.
In questa occasione della festa alla Madonna, noi viviamo quella “pietra” del nostro conforto. La roccia della nostra fede. Il miracolo anche dello stesso desiderio, come Mosè che nel deserto si lasciò guidare da Dio e offrì al popolo assetato l’acqua fatta scaturire dalla roccia.
Anche noi siamo uomini pellegrini verso la libertà ed in questa stanchezza o tristezza che spesso ci fa da compagnia, l’uomo volge il suo sguardo a Colui che è sorgente di acqua viva.