domenica, 8 Settembre 2024
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PREDICA SANT’ANTONIO 8 GIUGNO 2021

Pregare per tredici giorni è un’ occasione che ci viene offerta come Comunità come se fosse un peregrinare nella nostra vita.
Più volte nella catechesi biblica di maggio, ho riportato la testimonianza di Mosè che guida vari gruppi di persone che nel tempo acquisiscono la loro vocazione di essere un popolo:
Il peregrinare:Simbolo di una ricerca.
Cosa vale veramente per noi ? Cos’è un valore?
Dal significato che noi diamo al valore, vivremo la nostra vocazione, facciamo si che la meta del nostro peregrinare diventi quell’ideale da perseguire ogni giorno nella preghiera costate, come ci viene offerta oggi nella proposta della tredicina.
Il valore è ciò che io vivo come occasione per divenire ogni giorno, ogni istante, un tassello di una comunità.
Ce lo hanno insegnato i santi, e i santi degli ordini religiosi, principalmente hanno vissuto questo senso di comunità che si allarga sempre di più. Non verso se stessi, come se fossero loro il bene da cercare, ma offerta per gli altri.
L’universo ha senso solo quando abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni.(Paulo Coelho)
Noi andiamo oltre a questa solo “emozione” che è un momento della tua vita, perché diventi invece ciò che vale ed è “eccezionalità” cioè un incontro che poi ha cambiato tutto, questo incontro lo vivi con un popolo.
Abramo lasciò la sua terra e si diresse dove Dio gli ha indicato la nuova vita. Ha posto tutto nelle sua mani.
Mosè scese dal monte Oreb e portò l’annuncio di liberazione del popolo.
Si è rimesso in gioco dopo aver trovato quella solitudine in cui l’uomo vive l’agiatezza del riposo e nasconde così la sua inquetitudine.
Ma ha voluto porre tutte nelle Sue mani.
Elia, Eliseo, Geremia e tanti altri profeti, che hanno vissuto il dramma della persecuzione, ma hanno amato il popolo e perché non si disperdesse, non si lasciasse abbandonare e seguire un’altra via, hanno vissuto un amore comunitario.
Hanno posto sempre tutto nella mani di Dio.
Tutto è nelle mani di Dio e quindi tutto è per il bene. Che avvertimento più grande può dare un padre ai suoi figli che egli si soffermi a guardare nella prospettiva del loro destino? Che tutto è bene. Ora, questo bene è affermato come senso totale del tempo, e quindi di ogni azione con cui l’uomo tende al suo destino. (Don Giussani)
Il destino che non è come lo intendiamo noi, come qualcosa di già predefinito, è invece la vocazione, la via che Dio ci offre per vivere il dono del nostro battesimo. Quell’ideale di essere di Cristo.
Un ideale che allora, come oggi, dopo quasi 1000 anni, lo spirito di san Francesco d’Assisi ancora produce il suo fuoco che illumini la mente di ogni uomo.
Santi come Sant’Antonio, hanno vissuto dentro, hanno fatto un tutt’uno del vangelo con la propria vita.
La fede vera è accompagnata dalla carità. Credere in Dio. per il cristiano, non significa tanto credere che Dio esiste e neppure credere che Egli è verace, significa credere amando, credere abbandonandosi in Dio, unendosi e uniformandosi a Lui. Sant’Antonio
Cerchiamo e viviamo questa “uniformità” con Cristo.
Solo in questa comunione con Lui riscopriremo ogni giorno il valore di essere comunità di Dio.