Leggendo la biografia della Santa, mi colpiva il fatto che fu proprio il padre a farla uccidere in odio della fede.
Mi faceva riflettere questo rapporto tra padre e figlia, pensando a quanto molte volte, la famiglia sia proprio il primo ostacolo nel professare la fede.
“Quando ero giovane, volevo cambiare il mondo. Ma ho scoperto che era difficile cambiare il mondo, così ho cercato di cambiare il mio Paese. Quando ho scoperto che non potevo cambiare il mio Paese, ho iniziato a concentrarmi sulla mia città. Tuttavia, ho scoperto che non potevo cambiare la città e così, crescendo, ho cercato di cambiare la mia famiglia. Ora, da vecchio, mi rendo conto che l’unica cosa che posso cambiare è me stesso, ma sono arrivato a riconoscere che se molto tempo fa avessi iniziato con me stesso, allora avrei potuto avere un impatto sulla mia famiglia. E io e la mia famiglia avremmo potuto avere un impatto sulla nostra città.
E questo, a sua volta, avrebbe potuto cambiare il Paese e tutti noi avremmo potuto davvero cambiare il mondo “. (RavYisraelSalant)
La fede la si vive nella quotidianità, la vivi, cioè, in quel reale a cui tu appartieni e ti appartiene. Senza questo senso di appartenenza al creato, è normale che viene meno il rispetto.
Pensando che oggi celebriamo santa Barbara, invocata anche come protettrice dei vigili del fuoco, penso a tutto quello che spesso avviene, incendi o altro, a questa mancanza di amore verso il creato perché non lo senti tuo.
L’educazione della famiglia è lasciare che l’altro viva la sua vocazione e, nello stesso tempo, educare alla libertà di essere e non di fare quello che si vuole che poi diventa libertinaggio.
Avere il coraggio di mettersi da parte.
È difficile questo passaggio. Immagino la scena che voi padri vivete il giorno in cui vostra figlia vi presenta non il primo fidanzato, ma quello che diventerà il futuro sposo.
Una cosa che ho sperimentato negli anni è che quando le figlie vivono una situazione particolare matrimoniale, quelli che vivono male questo momento sono proprio i papà, come se, in un certo senso, si sentono di essere venuti meno al loro impegno di “protezione” per le figlie.
Diremmo che la libertà ha il suo sacrificio e il suo prezzo.
“Ogni essere umano è unico: Rispettarne la diversità equivale a difendere la propria e l’altrui libertà”. EMANUELA BREDA
Viviamo allora questa libertà vocazionale, a non essere come il padre di santa Barbara o di tante altre che hanno deciso di seguire la vocazione della fede e si ritrovano con l’ostacolo di un amore possessivo e non vero.
Viviamo una comunione familiare per il bene di una comunità in comunione!