domenica, 8 Settembre 2024
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omelia S. MESSA AL CIMITERO 1 NOVEMBRE 2023


In questi due giorni abbiamo ascoltato il vangelo delle Beatitudini,
un brano del vangelo che ci invita a riflettere sul dono del premio celeste, su quel dono che è la grazia che dà un senso al nostro essere qui oggi.
Non è per l’uomo che io vivo l’Eucarestia, ma parto da Dio per viverla con l’uomo.
Come già vi dicevo in più occasioni, anche oggi ve lo ripeto:
”Se non viviamo l’Eucarestia perché è una Grazia di Dio che ci rende forti nella fede e veniamo a messa solo perché si ricorda qualche defunto a noi caro, allora non crediamo in Dio, ma lo facciamo solo per l’uomo”.
La fede è l’unico ponte che ci porta al di là della vita terrena alla vita eterna.
“Se la tua piramide non culmina in Dio, non ha alcun senso”.
( A. Saint-Exupèry)
Solo la fede in Colui che è risorto dà un senso alla nostra storia e la beatitudine di vivere con Dio :”Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Diviene realtà.
La gioia di essere Suoi, ci rallegra.
Comprendo quanto sia difficile credere in ciò che non vediamo. Lo è stato anche per gli apostoli, anche dopo la resurrezione, nonostante le più occasioni in cui Gesù si è mostrato.
Crediamo di più all’uomo che conosciamo.
Ma quando muore, cosa portiamo? Il ricordo. Ed anche se durasse decenni o secoli, cosa porta il ricordo?
La resurrezione è la vita che si fa vita.
Cosa avviene nella resurrezione di Cristo?
“Liberato dall’isolante opacità del suo corpo mortale, in quanto risorto con un corpo glorioso, il Cristo è ora il prossimo di tutto il mondo”. (Karl Rahner)
Questa prossimità, questa presenza nella mia vita, la vivo nella fede. Ecco il beato di cui parla il vangelo, colui che riconosce questa presenza nel suo cammino di fede anche quando è tumultuoso, che sia perseguitato per la fede o pace, perché afflitto o affamato…
Potremmo pensare che Dio sia una risposta a ciò che non può dare questo mondo e, quindi, un ripiego o un’aggiunta.
Dio non è una delle strade o vie, non è una delle tante. Dio è la strada, è la Via, è la certezza che tutto nasce e vive in Lui.
Il peccato è questa rottura del legame con Lui, una rottura che si ricongiunge col perdono, ma non può avvenire se scegli un’altra via.
Ricordate il passo del vangelo: ”Chi bestemmia contro lo Spirito Santo, non potrà essere perdonato”. Colui che rifiuta Dio come tale, non può vivere e partecipare della salvezza.
Non perdiamo mai la speranza che Dio lasci solo l’uomo.
Rileggiamo nel cuore il versetto dell’alleluia :”Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.”