sabato, 8 Marzo 2025
Home / Catechesi / omelia MERCOLEDI DELLE CENERI – 5 marzo 2025

omelia MERCOLEDI DELLE CENERI – 5 marzo 2025


La fede è un paradosso, cioè un mettersi in confronto con la realtà e nello stesso tempo, viverla anche distaccata. Come insegna san Giovanni: ”Siamo nel mondo ma non del mondo”.
Il Papa San Paolo VI in un’omelia del mercoledì delle ceneri diceva: ” Il rito delle Ceneri ci ricorda la fugacità, la precarietà, la nullità della nostra vita presente e nello stesso tempo la sua preziosità”.
Il vivere protesi verso Cristo, il vivere, cioè, il bisogno di Cristo, questa povertà del cuore ci spinge alla ricerca di un senso delle cose.
Questa è la preziosità della vita che a volte ci sfugge, come cenere al vento. Eppure la sacra cenere ci ricorda ciò che siamo, il bisogno di essere amati e non dare per scontato che amiamo e bastiamo a noi stessi.
Ve lo riportavo già nell’omelia di san Biagio: Essere meno presuntuosi e riconoscersi invece popolo che vive il sacrificio di essere comunità.
La penitenza quaresimale che ognuno vive come scelta personale è per la comunità , non è per se stessi.
Io vivo l’astinenza e il digiuno ed offro ai poveri. Vive la penitenza della preghiera ed offro ai malati. Io vivo la mortificazione del corpo ed offro ai missionari, come faceva santa Teresa di Liseux.
È tutto proteso verso l’altro e nello stesso tempo verso se stessi.
Perché la penitenza è caratteristica della quaresima?
Il significato del Mercoledì delle Ceneri non si limita a ricordarci la morte e il peccato; è anche un forte richiamo a vincere il peccato, a convertirci”. (Papa San Giovanni Paolo II).
La conversione è questo amore che coinvolge.
Non convergere verso se stessi, come riporta il vangelo:” State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro”.
Non cercare la ricompensa umana, non cercare cioè l’appagamento di se stessi, ma vivere la carità del coinvolgimento con l’altro.
Vi riporto un paragone di una pratica casalinga antica.
Una volta il bucato si faceva con la cenere. Eppure sembra strano che si usasse un qualcosa che macchi i vestiti, però, come riportano le casalinghe anziane, era il metodo migliore per lavare i vestiti.
Ciò che per noi è inutile, in Dio tutto si trasforma.