Un uomo inizia a vivere la vita solo quando decide di rischiare, cioè, quando decide di mettersi in gioco.
Il matrimonio è questo “gioco”non nel senso che intendiamo noi ma quando io vivo la mia vita nella fiducia dell’altro.
Una fiducia è vissuta ogni giorno nel donarsi all’altro.
Scriveva bene Hebbel:
”Amare significa: Conquistare se stesso nel prossimo”.
Un uomo scopre se stesso ogni giorno solo nell’incontro con l’altro. Questo incontro va vissuto e condiviso, ma, soprattutto bisogna iniziare a camminare.
“Ogni uomo è un mondo a sé; per entravi non c’è che il ponte dell’amore”.(Goes)
L’incontro con l’altro è come un ponte un po’ rialzato nel centro. Io non riesco a vedere dall’altra parte e, quindi, mi devo incamminare. Nel frattempo, dall’altra parte, l’altra si avvicina e ci si incrocia. La vita è come un ponte fatto non per costruire sopra una casa ma per attraversarlo.
Ora che avete deciso di sposarvi e di vivere insieme e con lo stesso sguardo la vostra vita, su questo ponte dovete immaginare che Gesù non è dall’altra parte.
Egli ha già fatto il suo cammino e vi aspetta.
Credere significa aver fiducia della sua presenza nella mia vita.
Io assaporo questa presenza, la gusto, la mangio e la faccio mia, nell’incontro della S. Messa domenicale.
Vivere insieme il tutto.
Il mio essere famiglia non è limitato a lavorare, a fare i figli, a mantenere le promesse che ora vi scambierete ecc…
Il mio essere famiglia è condividere il tutto. Fede è ciò che trasforma questo tutto con un gusto nuovo,quel gusto nuovo che dovrete sempre cercare ogni giorno.
Sapete quanto durerà il vostro matrimonio? Finché avrete la consapevolezza di quanto lui o lei non sia importante ma necessario per te.
Questa necessità ti rende ricco, come la necessità che ha la terra quando non piove, come la necessità di una madre nel voler un figlio, come la necessità di alzarsi al mattino e poter dire:
”Come è grande il cielo, come è buono Dio”.
Questa bontà di Dio bisogna saperla riconoscere ogni giorno. Questa Presenza che ci guida, noi la cerchiamo in particolare nella preghiera non perché abbiamo bisogno di un “qualcosa.
Nel mese di aprile, una domenica facevo questa provocazione:
”Una donna chiede all’uomo che gli sta accanto: Io non voglio un uomo ma un marito”.
Capire questa differenza fa il matrimonio.