La liturgia della parola di oggi ci aiuta a comprendere quale via deve seguire il matrimonio. Spesso si usa dire che il matrimonio è un contratto, ed è vero, ma non deve essere visto come se fosse un contratto fiscale”io do qualcosa a te e tu a me” o come spesso avviene in famiglia, la moglie o il marito usano questa espressione:”Io vado a lavorare e quindi tu devi per forza cucinare, io tutto il giorno stiro e pulisco e quindi tu devi fare questo e quest’altro…” ciò che fa la differenza e ciò che oggi ci insegna Gesù invece è il “perché” vivere un rapporto. Io sto con te, perché per me tu sei importante e non perché fai, il tuo fare diventa sempre più vero dal perché per me tu sei importante.
Il Signore ci insegna proprio questo, come l’importanza della domenica e la S.Messa, riunirsi insieme come famiglia e attingere da Lui la grazia per la vita familiare.
Non ci salviamo per le nostre opere ma per la grazia che viene dal Padre.
In un film biografico del pittore russo Rublev (l’autore dell’icona della SS.Trinità) veniva illustrato il dramma del pittore quando non riusciva più a trovare la cosiddetta “vena artistica” in una scena del film così diceva il protagonista”Tu lo sai bene, non ti riesce di fare qualche cosa, sei stanco e non ce la fai più. E a un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno-uno sguardo umano- ed è come se ti fossi accostato al divino nascosto. Tutto allora diventa improvvisamente più semplice”.
Ogni volta che vivrete la vita matrimoniale, imparate a “saper guardare a saper incrociare” lo sguardo di chi vi sta accanto, e tutto diventa più semplice. Il perdono è la base della vita matrimoniale.
Come diceva Seneca:”Devi vivere per un altro se vuoi vivere per te stesso”.
Essere testimoni della grazia che ora riceverete per opera dello Spirito Santo, sposarsi all’altare di Dio è invocare questa grazia che vi aiuterà a vivere il vostro destino, il vostro Battesimo in Cristo.
” Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?
Bussate e vi sarà aperto, insegna il Vangelo, chiedete e vi sarà dato, invocate la Sua presenza e sarà sempre più attuale di quanto possiamo immaginare.