giovedì, 21 Novembre 2024
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omelia Lunedì 19 AGOSTO 2024 (Madonna della Pietra)


La festa della Madonna che viviamo quest’anno non si conclude oggi. Come ripeto spesso, la festa continua. C’è sempre una costante nel cammino parrocchiale e non una fermata e poi la ripartenza.
Quest’anno stiamo vivendo il mese delle indulgenze per l ‘anniversario del santuario. E’ tempo in cui ci riconciliamo con Dio.
Questa riconciliazione ci aiuta ad amare il nostro destino e a prendere consapevolezza che siamo pellegrini in questa realtà, come la Madonna che fa visita a santa Elisabetta. Un pellegrinaggio del vivere l’amicizia nella fede.
Come già vi dicevo nella festa del 31 maggio,visitazione di Maria a santa Elisabetta, noi abbiamo bisogno di vivere questa amicizia nella fede.
Come scegliere e vivere questa compagnia?
Dove trovare in essa quella differenza che fa sì che non ci sentiamo soli?
“Il bello dell’amicizia non è esserci nel momento del bisogno, ma non avere bisogno in nessun momento di esserci perché l’amicizia sia bella. Essa è piacere, non contraccambio!” DOMENICO ADONINI
Nella Madonna noi viviamo questa bellezza dell’amicizia.
Una presenza costante e vera. Non un momento, ma una continuità.
Pensiamo alla preghiera del Rosario che facciamo tutti i giorni, questo ripetere le Ave Maria, come a voler insistere, come un bambino che ripete sempre la parola “mamma”, come a voler cercare attenzione.
“Rénditi capacità nell’oratione, e io me farò torrente, dice il Signore “. (S.Caterina da Siena)
Nel vivere in pellegrinaggio con Maria, noi viviamo sicuri di una certezza della meta.
Siamo destinati per il Paradiso.
Ecco perché è una costante la festa alla Madonna della Pietra, non un’occasione, ma una continuità.
Se perdessi lo sguardo alla finalità del mio destino, della mia vocazione, sarei come un grillo parlante che sussurra soltanto i difetti ma non sarei strada.
Noi nella madonna viviamo quella via che ci conduce con passo sicuro verso la consapevolezza di chi siamo noi.
E chi siamo?
Se nella terra scura i semi possono trasformarsi in magnifiche rose, che cosa non può diventare il cuore umano nel suo lungo viaggio verso le stelle?”( G.K. Chesterton)