Oggi iniziamo l’anno catechistico, un’occasione in cui viviamo questo tempo che verrà con la gioia di ricordare (riportare al cuore) l’esperienza alla fede che già ci hanno insegnato i nostri genitori e che ora viviamo anche con le catechiste/i.
Mi colpiva una riflessione di alcuni giovani che si riferivano a dei loro coetanei: ”Mi interessava il loro modo di vivere così intenso, così aperto, così innamorato della vita. Avrei voluto rubare i loro occhi per portarli sempre con me. Avevo sete della loro felicità».
Gli educatori comunicano la loro esperienza di fede e la vogliono vivere con voi.
“Il catechista è un cristiano che porta in sé la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita e la sa risvegliare nel cuore degli altri”.(Papa Francesco)
Il catechismo non è un cammino forzato alla Prima Comunione o alla Confessione e Cresima.
È deludente anche per noi educatori adulti pensare questo.
Il catechismo è la gioia di vivere insieme la fede in Gesù.
E chi lo fa per la prima volta e mi riferisco anche ai genitori, perché loro per primi sono coinvolti, spero che succeda quello che è avvenuto per un amico che un giorno disse di altri che vivono un cammino di fede più impegnativo:” Quello che più mi stupisce è che voi non vi fermate a dire che “Cristo c’è”, quello lo faccio anch’io, ma voi Lo cercate».
Il catechismo ci aiuta a cercare sempre.
Per cercare Gesù, dobbiamo saper scoprire però che è un tesoro vero.
Pensiamo al Vangelo: ”Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
Se per noi è più importante altro, diremmo “Cesare” che sia il dormire fino a tardi la domenica mattina , il calcio, la danza o anche il solo stare a giocare al telefono ecc… come possiamo riconoscere che il vero tesoro è Gesù? Tutto quello che noi facciamo non dico che è sbagliato, però Gesù non è un qualcosa che io metto lì solo perché ho trovato un buco libero nella giornata o peggio, come succede, “Visto che piove e non andiamo a calcio, veniamo al catechismo”.
Riconoscere Gesù come tesoro! Questo ci porta a fare un cammino vero.
Perché è importante il catechismo?
Ve lo spiego con un pensiero del nostro Papa:“Nessuno diventa cristiano da sé. Non si fanno cristiani in laboratorio. Il cristiano è parte di un popolo che viene da lontano. Il cristiano appartiene a un popolo che si chiama Chiesa e questa Chiesa lo fa cristiano nel giorno del Battesimo e poi nel percorso della catechesi e così via”.
Anche san Paolo lo dice nella lettura che abbiamo ascoltato: “Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione”.