Il vangelo che abbiamo ascoltato oggi, ci prepara al tempo ordinario di questi mesi che ci separano dalla Pasqua.
È l’inizio di Gesù che si manifesta al suo popolo:”Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Dopo aver letto la profezia di Isaia, Gesù fa sua questa parola.
È arrivato il tempo in cui la profezia si è fatta vera, il messia è una certezza, la Sua persona.
Questa è una pagina del vangelo che ci invita a porre lo sguardo all’essenziale del messaggio evangelico. C’è un bisogno ed ecco una risposta, Cristo.
Non più un’ idea o promessa, ma una certezza.
È importante comprendere che la centralità di tutto rimane sempre e solo Lui.
Senza Cristo, come abbiamo ascoltato dalla seconda lettura:”Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.”
Cristo è il capo del corpo. Senza la guida non c’è un corpo, non c’è una vera chiesa, ma solo un gruppo di persone.
Questa necessità di rimettere ogni giorno al centro dell’annuncio la sua persona ci fa riscoprire chi siamo veramente.
La vocazione è il cammino che Dio ci indica da seguire, un passo dopo l’altro. Riscoprire il nostro destino non è facile.
Fare la scelta non è facile.
“La cosa più difficile da imparare nella vita è quale ponte attraversare e quale bruciare “. (David Russell)
Noi ci affidiamo a Lui, cerchiamo la sua parola.
Oggi è la domenica, voluta dal nostro Papa dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio.
Nella Parola di Dio noi scopriamo la nostra vocazione.
Ci lamentiamo sempre che Dio non parla ed invece è l’uomo che non ascolta.
Leggere non come lettura di un giornale o libro, ma viverla perché è l’invito che viene rivolto a te personalmente.
Ricordo sempre la storia di quel prete che diceva: ”I miei ragazzi quando leggono il vangelo, la sera si coricano tranquilli, io invece se leggessi il vangelo la sera, passerei la notte a domandarmi: ”Ma oggi ho fatto veramente la Sua volontà?”