sabato, 8 Marzo 2025
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omelia I DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO C (domenica 9 marzo 2025)


All’inizio dell’anno mi è capitato di vedere su Internet un programma che suggerisco spesso ai catechisti “Il parroco imbruttito” dove, con una certa ironia, il sacerdote Don Manuel Belli spiega alcuni passaggi del catechismo.
La lezione era sulle tentazioni e riportava un passaggio di sant’Ignazio di Loyola: ”Noi dobbiamo esaminare con grande cura il seguito ed il cammino dei nostri pensieri. Se l’inizio, il mezzo e la fine, tutto è buono in essi, e tendono puramente al bene, è una prova che essi vengono dall’Angelo buono; ma se, nel seguito dei pensieri che ci sono suggeriti, finisce per incontrarvisi qualcosa di meno buono che non ci eravamo proposti di fare, o se questi pensieri indeboliscono la nostra anima, la inquietano, la turbano, le ostacolano la pace, la tranquillità di cui gioiva prima, è una nota evidente che essi sono del cattivo spirito».
Il santo gesuita diceva sempre che il diavolo lo si riconosce dopo, dalla coda, come il serpente che vedi dopo che ti morde.
La tentazione porta al male e , purtroppo, è sempre dopo che comprendi il danno che ti fa.
Partiamo da un principio di base, altrimenti non comprenderemo nulla, né del vangelo, né della fede (riguarda tutte le religioni): ”Il diavolo esiste!”
Non è come lo immaginiamo noi, pensando poi a tutto quello che succede anche attorno a noi, con l’esorcista e altre manifestazioni, o peggio superstizioni, ma si si fa vedere con una fugacità di toccata e fuga che non te ne accorgi.
Soprattutto il male entra nel mondo in un modo semplice: ”Giustificando il male” oppure: ”La più grande beffa che il Diavolo abbia mai fatto al mondo è stata quella di convincere tutti che non esiste.”
Riprendiamo il vangelo di oggi:
Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Del tipo: ”Risolvi il problema della fame del mondo, senza far morire di fame le persone”.
Avete presente il detto ”Rubare ai ricchi per dare ai poveri?” E’ come dire: ”Il fine giustifica i mezzi”. (Macchiavelli)
Questo pensiero, purtroppo, viene applicato anche per giustificare le guerre.
C’è la seconda tentazione: ” Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo».
È come dire: “Se sarai potente potrai anche fare del bene”, ma non aggiunge però a che prezzo.
Infine l’ultima, la più insidiosa:” Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”
È dire così: ”Se Dio esiste, perché non si fa vedere?”.
È la tentazione peggiore perché è la più ricorrente nella nostra vita.
Cos’è la bestemmia se non il dire che: “Dio non esiste?”
In sintesi questa è la tentazione: ”Che Dio non esiste”.
Ma statene certi che non è vero che non credendo in Dio, poi non si crede a nulla.
Concludo con un pensiero molto bello di G. K. Chesterton: ”Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto».