venerdì, 22 Novembre 2024
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omelia FESTA S.S. PIETRO E PAOLO – 29 GIUGNO 2024


Forse è la prima volta che in tanti anni di sacerdozio mi è capitato di celebrare in modo così solenne la festa degli apostoli Pietro e Paolo.
Riprendiamo il passo del vangelo che in un certo senso è come un momento di verifica e lo è anche per noi ACR che concludiamo il nostro primo anno. Ci aiuta in questo momento a riflettere: ”Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?»
E il vangelo continua:” Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
È come dire con il linguaggio di oggi: ”Accettiamo la Chiesa perché fa del bene ai poveri, accettiamo l’ACR perché raccoglie i ragazzi, accettiamo le suore perché fanno l’asilo ecc…”
Però, diremmo, è solo un aspetto “sociale”.
Gesù, invece, ci chiede di andare oltre, di fare ed essere la differenza.
Vivere la fede e non la religione o il moralismo.
L’Azione Cattolica è un gruppo laicale, ma non significa staccato dalla Chiesa, come a voler dimostrare qualcosa.
Toglietevi dalla testa la tentazione dei numeri. Gesù nel vangelo non ha mai chiesto ai discepoli: ”Quanti siamo?”
I santi Pietro e Paolo, oltre ad essere le colonne della Chiesa, sono stati anche missionari.
Hanno annunciato la gioia dell’incontro con Cristo, la bellezza di vivere per Lui. Fate così anche voi: Siate testimoni tra i vostri coetanei.
Come la proposta di vivere la comunione con Cristo, anche se è estate. Non limitarsi al solo momento invernale, come a dire: ”Andiamo perché non c’è altro”. Essere e fare la differenza!
Infine, vorrei riportare il passaggio del vangelo del dialogo con Pietro.
Gesù domanda ai sui apostoli cosa pensa la gente ed il bello è che Gesù già dà una risposta: “Chi dice che sia il Figlio dell’uomo?” (La più alta definizione di Gesù). Eppure gli apostoli riportano altre risposte “il Battista, un profeta ecc..”
San Pietro, invece, dirà: ”Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

A questa risposta c’è una continuità che non possiamo tralasciare: ”E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Il legame col Papa rappresenta la discendenza di Pietro con la Tradizione della Chiesa (che non è il tradizionalismo). Senza questa obbedienza alla Chiesa, la fede non è più tale, ma solo una passione momentanea.
Vivere la Chiesa, la parrocchia! Questo ci ricorda la festa di oggi.
Vivere quell’obbedienza che non è come spesso si può erroneamente pensare: ”Fare tutto quello che ti dicono” l’obbedienza a Dio e alla Chiesa ve la posso spiegare con una frase: ”La Parola di Dio va al cuore», ma bisogna ascoltare con «obbedienza e creatività”. (Papa Francesco)