Non c’è momento più bello del giorno, se non quello in cui volgiamo lo sguardo a chi amiamo. Diremmo che quello sguardo ci fa ritornare bambini.
Quest’ inverno mi è piaciuto leggere un pensiero di Henri Dominique Lacordaire : “Come il bambino non si stanca mai di ripetere “mamma”, così il cristiano ripete sempre lo stesso saluto a Maria”.
Abbiamo bisogno di vivere la nostra infanzia.
Desideriamo sempre amare la Madre.
In questo incontro con Lei, nella Madonna, viviamo la maternità di cui l’uomo ha un bisogno unico.
Papa Francesco ci ha insegnato: “Per crescere nella tenerezza, nella carità rispettosa e delicata, noi abbiamo un modello cristiano a cui dirigere con sicurezza lo sguardo.
È la Madre di Gesù e Madre nostra, attenta alla voce di Dio e ai bisogni e difficoltà dei suoi figli. ”
A questa attenzione che Lei ha verso di noi, ci affidiamo in questo cammino della nostra sofferenza.
Nella malattia, nel momento in cui tutto sembra sia arrivato ad un limite, viviamo lo sguardo che porta oltre!
Più volte abbiamo meditato su quel passo in cui sant’Agostino, parlando della Croce, la paragonava ad una nave che ci trasporta a Cristo.
Viviamo questa vita come un navigare con la fede al porto sicuro che ritroviamo in Maria.
Siamo come gli emigranti che ritrovano un nuovo respiro ogni volta che varcano l’uscio della casa natia. In quei momenti ci ritroviamo di nuovo tutti bambini.
Viviamo questo cammino come Comunità!
Saremo soli solo quando desideriamo esserlo.
In un’omelia della domenica di febbraio, riportavo un pensiero di Alan Cohen
“Noi pensiamo di essere tristi
perché non riceviamo amore.
Non è così.
Noi siam tristi perché non diamo amore.
Siamo nati per amare.
Il nostro benessere non dipende
dall’amore degli altri nei nostri confronti,
ma dall’amore che noi doniamo”
Viviamo questo dono di essere figli!
Viviamo il nostro destino di essere amati da un Altro!
Dio offre a noi il dono di Maria.
Ci offre questa maternità che come madre ci ha soccorso nei momenti della malattia e ci ha rallegrati nei giorni tristi. E’ stata come un vaso in cui abbiamo immerso le nostre lacrime e lei li ha trasformati in fiori.
“Un cristiano senza la Madonna è orfano. Anche un cristiano senza Chiesa è un orfano. Un cristiano ha bisogno di queste due donne, due donne madri, due donne vergini: la Chiesa e la Madonna”. (Papa Francesco)