Ho desiderato preparare l’omelia di oggi proprio dopo i giorni della festa del mese di agosto.
Un desiderio di continuità, come più volte ho ripetuto nel mese di agosto, perché la devozione alla Madonna non è un “qualcosa” di occasionale, ma è una continuità dell’anno.
Ricordo ancora quello che dissi nella prima festa di san Biagio, dopo il Covid, quando eravamo in tanti nonostante la difficoltà, a poterci organizzare, viste le continue normative ed altro.
La festa è un momento in cui siamo in tanti, perché c’è una continuità dell’anno.
Anche oggi per noi lo è:Una festa che esprime nella nostra presenza la gioia di essere devoti alla Madonna.
Non è una giornata dell’ecologica solo perché ricorda un momento storico particolare dell’alluvione del 1935, i defunti della comunità di Cardinale e ho voluto aggiungere anche la memoria dell’alluvione del 2000 (camping le Giare)
È una festa in cui noi viviamo il ringraziamento per il dono che Dio ha fatto all’umanità offrendo la Madonna come modello di fede da seguire.
Ai più piccoli insegniamo sempre questo.
Il dono della mamma è unico per la famiglia. Solo in lei vediamo quel sacrifico in tutto, affinché viviamo la nostra vita senza pericoli o rinunce, perché un altro l’ha fatto per noi.
Chi ha vissuto e vive il dramma di essere orfano: Una cosa è quello di esserlo di padre, altro è quello di esserlo di madre. Ma lo si vede anche nelle famiglie separate questa ricerca di una presenza che accompagni l’educazione ad essere adulti.
L’esperienza umana ci aiuta a vivere questo cammino di fede in Colei che è quel dono di presenza che ama l’uomo, come Madre celeste.
“Ho iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla… le sere al focolare sulle ginocchia materne.”(Albino Luciani futuro Papa Giovanni Paolo I)
Ecco cosa significa costruire una devozione mariana.
Siamo protagonisti di questa devozione. Siamo noi che comunichiamo ai più piccoli una continuità nella fede, offrendo anche la festa della gioia di essere figli Suoi.
Facciamo anche noi un po’ di memoria.
Vi ricordate quando più volte nel mese delle indulgenze di agosto in particolare ma anche in altre occasioni, vi invitavo a pregare per quelle persone che siano state le mamme o nonne in particolare, che ci hanno educato alla devozione alla Madonna della Pietra, oppure a chi vi ha insegnato le prime preghiere mariane.
Tutto ha un inizio e noi viviamo nella continuità del quotidiano.
Non c‘è uno stacco, ma un legame, tipo una catena che ci porta in avanti.
Come ci ha insegnato il nostro Papa Francesco riguardo al sacramento del Battesimo: “C’è una catena nella trasmissione della fede mediante il Battesimo. E ognuno di noi è un anello di quella catena: un passo avanti, sempre; come un fiume che irriga. ”
Spezzare questa catena sarebbe una rovina per la Chiesa. Ed è quello che sta avvenendo. Vi consiglio di leggere il testo di Don Armando Matteo: “La fuga delle quarant’enni”.
Riprendere le tradizione della pietà popolare, come la festa di oggi, non lo si fa tanto per aggiungere una festa al mese o fare qualcosa.
L’ideale è quella continuità educativa alla fede.
Una fede è vissuta solo se c’è un’educazione.
“Il suo equipaggiamento è composto di tre cose: fede, speranza e amore. Se queste tre cose sono presenti, egli non ha alcuna esitazione nell’andare avanti.” Paulo Coelho