venerdì, 22 Novembre 2024
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omelia FESTA DI TUTTI I SANTI – 1 novembre 2022


La festa di Ognissanti è una festa che invita ognuno di noi a seguire il proprio destino. La vocazione alla santità è per tutti. Non esistono gli eroi. La fede è un dono che ci viene dato già dal Battesimo. La Grazia dello Spirito Santo é quella di vivere quella via che conduce al cielo, seguendo sempre strade diverse ma con l’unica meta che è l’incontro con Cristo.
I santi hanno fortemente voluto perché appassionatamente amavano”. (Natale Ginelli)
Chi hanno amato, se non Cristo, se non Colui che è tutto ?
Chi può condurci come vera compagnia nel cammino alla Resurrezione?
Questa la risposta totale alla mia domanda capitale.
Cristo è la certezza del mattino, la via che Lui stesso ci indica come salvezza vera e non quella similitudine che spesso offriamo noi della santità.
Direi che la santità non è essere brave persone secondo il nostro tornaconto.
I santi sono coloro che hanno offerto la propria vita alla Chiesa, coloro che, nella loro vita, hanno lasciato spazio alla Grazia.
“Per fare di un uomo un santo è necessaria la grazia. Chi ne dubita non sa cos’è un santo e cos’è un uomo”. (Blaise Pascal)
La santità a cui noi guardiamo nella nostra devozione popolare, in modo particolare alla Madonna, ci invita ad imitarla e a non rimanere statici come se fossimo una statua. La santità non solo si dona ma ci invita a seguirla. Ci invita ad un rapporto umano, ad un cammino fatto di passi e di cadute e, soprattutto, di incontri.
La santità non è dimostrata dall’efficacia delle opere perché è santo anche colui che offre tutta la sua sofferenza nel silenzio della sua stanza. Pensiamo alla nostra Beata Mariantonia Samà di Sant’Andrea, una donna che ha vissuto il tutto in un letto, in una stanza non più grande di 10 metri quadrati. Eppure è tutto lì:Un focolare domestico, in un angolo della nostra casa. Tutto il calore parte da lì.
“Vorremmo diventare santi in un giorno…
Cerchiamo, invece, di essere fedeli a cooperare con le grazie che Dio ci accorda, ed egli non mancherà di portarci alla realizzazione dei suoi progetti”.
(Louis Lallemant)
Il Signore ci chiama e ci chiede questi progetti, questo destino-vocazione perché, come nella Parabola dei talenti, ci ha dato quello che noi possiamo dare.
Sarà esigente?
È misericordia perché sa delle nostre fragilità, ma è anche Grazia che ci risolleva a ricominciare.
La santità non è quella di non cadere mai, ma quella di non perdere mai la fiducia in Colui che ci ama.