Quando celebriamo la festa dell’Immacolata Concezione di Maria, tristemente penso a come negli anni, tante cose e la tradizione culturale popolare siano cambiate.
Ogni paese ha le sue tradizioni popolari riguardo a questa festa. Noi, ad esempio, facciamo le “luminarie” ed altro anche nei momenti forti della pietà popolare. (Tradizione è una cosa, pietà popolare è un’altra cosa).
Un aspetto ha sempre accomunato tutti i nostri paesi: ”Oggi è festa grande”. Un detto dice: ”Unico giorno dell’anno in cui si fermano mulini e frantoi”.
Tante cose si sono perse. Rimane la festività e questo aiuta un po’ a ricordare il perché ci si aggrappa alla festa religiosa, come comunità parrocchiale, tramite il rinnovo delle promesse o degli impegni associativi, che sia l’A.C. o UNITALSI e da noi facciamo col gruppo A.M.I.
Noi, poi, come comunità parrocchiale, viviamo la religiosità francescana che ha diffuso notevolmente la devozione all’Immacolata.
Cambiano tante cose ed è giusto che sia così. E’ bello vedere come si vive l’occasione di nuove proposte. Come dicevo prima, la giornata del rinnovo degli impegni associativi.
Perché questo giorno è festa?
Il dogma della concezione immacolata di Maria, l’essere stata concepita senza peccato originale, è un dono che Dio ha offerto a noi e non solo alla Madonna. Tutto ciò che Dio ha fatto in Maria, di riflesso è per noi.
Maria è stata concepita senza peccato originale perché la sua “purezza” dell’anima accogliesse il Verbo di Dio.
La bellezza ha sempre un’ origine.
L’uomo tende a questa bellezza.
Tendere, significa, avere un ideale o modello.
«La Madre di Gesù, come in cielo, glorificata ormai nel corpo e nell’anima, è l’immagine e la primizia della Chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura, così sulla terra brilla come un segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino ».
(Concilio Vaticano II)
In Maria, concepita senza peccato, noi viviamo la speranza e la consolazione.
Cosa cerchiamo di più?
L’uomo cosa vive come ricerca nella propria solitudine se non quella certezza che la vita ha un senso, quindi la speranza ed anche la compagnia nel vivere verso il domani, quindi la consolazione?
L’uomo ha un desiderio ed è quello di saper dove andare.
“Per crescere nella tenerezza, nella carità rispettosa e delicata, noi abbiamo un modello cristiano a cui dirigere con sicurezza lo sguardo. È la Madre di Gesù e Madre nostra, attenta alla voce di Dio e ai bisogni e difficoltà dei suoi figli. ”(Papa Francesco)
Perché la festa è necessaria nel cammino della fede?
Perché la gioia di essere amati è come il vento sulle vele di una barca. Senza, si arenerebbe in un porto o in una secca.
Riprendere la festa non per aggiungere un “qualcosa”. La festa è lo stimolo a rallegrare il cuore dell’uomo.
Voglio concludere con un aspetto della tradizione popolare che mi ha colpito.
In alcuni paesi limitrofi, oggi è il giorno del regalo “importante” del Natale.
È il giorno del regalo per gli adulti. È il giorno del primo regalo.
Per farvi capire meglio, oggi, ad esempio, si fa il regalo al padrino che ha battezzato tuo figlio (il cosiddetto regalo di ricambio) oppure agli sposi del primo anno, ecc…
In alcuni paesi è più importante stare insieme a pranzo oggi che a Natale. (Pensate, ad esempio, alla differenza tra la domenica delle Palme e Pasqua).
Rianimiamo la festa dell’Immacolata. Viverla preceduta dai sette sabati, la novena e altro sono un’occasione che ci viene offerta per rallegrare la gioia del credere.
La gioia di appartenere a Cristo.