Oggi, ma già da qualche anno, come Comunità, celebriamo la festa della Madonna con l’unzione degli infermi . Celebriamo, quindi, la messa con i nostri fratelli e sorelle, ammalati e anziani della nostra Comunità, una festa che ci riporta al cuore la gioia della speranza anche di fronte alla sofferenza.
Perché mi affido alla Madonna?
Nel mese di maggio riportavo questa meditazione di Papa Francesco: “Guardiamo lei, nostra Madre e lasciamoci guardare da lei perché è la nostra Madre e ci ama tanto; lasciamoci guardare da lei per imparare a essere più umili e anche più coraggiosi nel seguire la Parola di Dio; per accogliere il tenero abbraccio del suo Figlio Gesù, un abbraccio che ci dà vita, speranza e pace.”
In questo rito dell’unzione degli infermi, in questo sacramento, io vivo questo abbraccio del padre, cerco, mendico la Sua presenza nel cammino della mia vita, una presenza che mi porta ad andare oltre alla richiesta del miracolo o alla guarigione della mia malattia.
Vi riporto un passaggio sempre di Papa Francesco del Volantone di Pasqua 2023 :”All’uomo che soffre, Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce. In Cristo. Dio stesso ha voluto condividere con noi quella strada e offrirci il suo sguardo per vedere in essa la luce. Cristo è colui che, avendo sopportato il dolore, “dà origine alla fede e la porta a compimento”.( Eb 12,2)
Dio condivide con noi le sofferenze.
Come lo fa la Madonna che come ogni mamma è sempre lì accanto al figlio, marito o genitore.
Quella presenza che ama l’altro, non un “dovere” ma essere carità, essere cioè un amore che condivide con te la stessa passione che Cristo ha per l’uomo.
“Colui che ama, fa tutto senza fatica, oppure ama la sua fatica “.
(Santa Bernadette)
Bello questo pensiero della santa veggente di Lourdes,luogo in cui i nostri cuori ora vivono immaginando quella grotta dove la Madonna accoglie tanti pellegrini che rivolgono a Lei lo sguardo di una ricerca di amore che accompagni le fatiche della malattia.
Nella Madonna della Pietra noi confidiamo e rivolgiamo la nostra preghiera.
Guardiamo a Lei, come una figlia guarda la mamma.
Guardiamo a Lei, come un fiore guarda il sole.
Guardiamo a Lei, come una madre guarda il dono del figlio.
E ditemi voi, ogni volta che un figlio pone lo sguardo di amore o anche del solo desiderio di voi, non vi fate e divenite amore e carità per loro?
E Maria che è la Madre e che è appunto la Madonna, si potrà mai girare dall’altra parte?