Nell’ascoltare il vangelo che chiamiamo “L’incredulità di Tommaso” e pensando alla Misericordia che festeggiamo proprio oggi, pensavo al rapporto che c’è tra la Misericordia di Dio e l’incredulità della nostra fede.
Dio viene incontro alla nostra incredulità.
Ci offre il segno della Sua Presenza che può essere simile all’incontro con Tommaso. Ci grazia di vari miracoli che tante volte abbiamo ricevuto.
Noi viviamo la Sua presenza nel dono dell’Eucarestia.
Questo dono ci coinvolge perché l’eucarestia è, soprattutto, memoria del suo amore che non ci lascia soli. Lo sperimentiamo in tante occasioni solo se il nostro sguardo vive la Sua misericordia. Lo sperimentiamo in particolare nel dono del sacramento della riconciliazione.
La confessione non è un ripetere i peccati, ma un cercare il Suo amore.
Solo in un cammino vero, riconosciamo, ricordiamo , cioè, riportiamo al cuore che la sua misericordia è certezza di una presenza.
Gesù vive in attesa, così come il padre fa con il figliol prodigo e con il perdono del fratello maggiore legato alla formalità della fede.
“Il guaio della nostra epoca è che ci sono tanti cartelli indicatori, ma non una destinazione”.(Kronenberger)
Il dono della Pasqua, la resurrezione di Cristo, è la nostra destinazione.
La nostra incredulità ci porta a cercare altro, a limitarci alle indicazioni, ma, come più volte ho riportato in occasione delle feste mariane, vi ricordo quello che diceva Papa Francesco quando parlava della Madonna:”Non limitarsi al suo dito, ma guardare chi ci indica”.
Chiediamo a Dio il dono della Grazia di poter dire come Tommaso:«Mio Signore e mio Dio!”
Ritroviamo ogni giorno la fede!
Nel tempo in cui abbiamo vissuto il dramma del coronavirus mi ripetevo quello che diceva san Francesco d’Assisi:
” Non appoggiarti all’uomo: deve morire.
Non appoggiarti all’albero: deve seccare.”
Non appoggiarti al muro: deve crollare.
Appoggiati a Dio, a Dio soltanto. Lui rimane sempre!”
La Misericordia di Dio si manifesta così, nella certezza della sua Presenza.
Dio ama e quando si ama, non contano i messaggi, ma si offre la presenza.