La domenica dopo la festa dell’Epifania, la liturgia ci invita a celebrare il battesimo di Gesù.
Una domenica in cui la Chiesa si sofferma sul primo e necessario dei sacramenti.
È necessario, perché senza il battesimo non c’è la salvezza per la vita eterna.
E chi non l’ha ricevuto, ma non per sua scelta? Come può capitare nei luoghi dove non ci sono stati ed ancora non è arrivato il messaggio cristiano?
Perché dobbiamo pensare che in tanti posti ancora non si conosce Cristo.
Al massimo come un personaggio storico, oppure nelle altre religioni viene presentato come un profeta… basti dire che in tanti ancora propongono l’abolizione del termine “A.C. e D.C.” (avanti Cristo e dopo Cristo).
A riguardo, così spiega un teologo domenicano (padre Angelo): “Mentre gli adulti che non hanno ricevuto il battesimo o sono in grazia di Dio o sono in peccato mortale.
Se hanno accolto la grazia di Dio attraverso vie che Dio solo conosce e si mantengono nella sua grazia, sono salvi.
Ma se non sono in grazia di Dio a motivo del peccato mortale vanno all’inferno, come avvenne per il ricco epulone nella parabola evangelica.”
Chi rifiuta il battesimo, rifiuta la salvezza, perché la Grazia di Dio, passa solo attraverso il battesimo, non è una forma sentimentale.
La Grazia dello Spirito Santo, può passare attraverso il battesimo di desiderio e di sangue, questo in riferimento ai martiri dei primi secoli in particolare.
Questo discorso è rivolto anche a chi rifiuta il battesimo in un secondo tempo, le tante richieste che arrivano di essere cancellati dal registro del battesimo e quando poi magari c’è la speranza di una conversione e si vuole ritornare nella chiesa cattolica (riguarda anche a chi ha cambiato religione) non c’è bisogno che ripeta il sacramento, ma deve fare una confessione pubblica.
Tutto questo per sottolineare l’importanza del sacramento che spesso ci sfugge.
Concludo con l’insegnamento del nostro Papa: ”Con il Battesimo, veniamo immersi in quella sorgente inesauribile di vita che è la morte di Gesù, il più grande atto d’amore di tutta la storia; e grazie a questo amore possiamo vivere una vita nuova, non più in balìa del male, del peccato e della morte, ma nella comunione con Dio e con i fratelli”.