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omelia domenica 23 febbraio 2020

VII^ DOMENICA DEL Tempo Ordinario ANNO A 2020
Quando leggo brani del Vangelo come questo, penso sempre ad una storia che lessi tanti anni fa. Un gruppo di bambini disse ad un sacerdote:”Noi la sera prima di dormire leggiamo il vangelo”.
Egli ripeteva a se stesso: “Se io leggessi il Vangelo la sera prima di dormire, passerei la notte sveglio a domandarmi:”Ma oggi ho fatto quello che mi chiede il Signore?”
Leggere la parola di Dio, farla propria, significa mettersi in gioco con se stessi, riscoprire un rapporto con Dio fatto non di sentimenti.
Domandiamoci anche oggi :” Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?”
L’espressione”Essere e fare la differenza” che ripeto spesso, ha come base questo passo del Vangelo.
Non limitiamoci al fare di questo mondo “Occhio per occhio e dente per dente”. Un fare limitato, legato solo ad un sentimento o ad un’ emozione, rimane sempre un momento. E’ l’eccezionalità che cambia la nostra e, quindi, la vita degli altri.
Mi piace raccontare questa storia, perché mi aiuta a capire che offrire all’altro un qualcosa nasce dal sacrificio di una rinuncia e non dal dare il superfluo.
Nel fare la caritativa, la più grande difficoltà è il non cadere nella simpatia o nell’ antipatia di chi ho di fronte.
Lo abbiamo ascoltato anche dal Vangelo: ” E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?”
La carità a cui ci chiama il Signore è essere quella differenza.
In un’altra pagina della Sacra Scrittura c’è scritto:”Vi riconosceranno dalle vostre opere”.
Domenica 9 febbraio, vi accennavo al rapporto con il sale e all’essere luce. Una luce che non arde non serve ed è anche cattiva testimonianza.
Stiamo per iniziare la Quaresima. Oggi si festeggia anche il Carnevale e pensando a questa festa, potrei portarvi questo paragone molto semplice:”La fede è una maschera o il nostro vero volto?”.
Non dobbiamo temere di testimoniare la nostra fede!
Occorre essere il volto di Dio ogni volta che gli altri ci incontrano.
“Se tu non bruci d’amore, altri moriranno di freddo “. Francois Mauriac)