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omelia domenica 16 febbraio 2020

VI^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A
Il vangelo che abbiamo ascoltato diremmo che ci dà delle indicazioni sui dieci comandamenti che non richiedono una lettura veloce in quanto offrono delle indicazioni atte a farci scoprire, innanzitutto, che la via che conduce al Signore ha come finalità il bene comune.
Proprio la settimana scorsa, in una delle omelie feriali, riportavo un episodio di quando io frequentavo il catechismo. Il mio parroco mi insegnava che il peccato di “Non uccidere” non è solo quello di non uccidere le persone ma anche quello di non insegnare a peccare. Diremmo il contrario di quello che abbiamo letto oggi:” “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio”.
Rispettare l’altro per quello che è.
Vivere con lui il bene che ci accomuna.
Non limitarsi ad uno stare insieme, ma ad un volersi bene insieme.
Purtroppo siamo abituati a vedere nei dieci comandanti un limite alla nostra libertà quando, invece, sono la via per realizzare la nostra libertà.
La prima domenica di quaresima, mediteremo sul vangelo delle tentazioni nel deserto. Esse sono la tentazione ad isolarsi da Dio e a vivere sostituendosi a Dio.
“Essi sono un segno dell’amore di Dio Padre, del suo desiderio di insegnarci il retto discernimento del bene dal male, del vero dal falso, del giusto dall’ingiusto”. (Benedetto XVI)
Occorre saper distinguere il bene dal male perché il diavolo crea proprio questa confusione.
Spesso diciamo:”Che male c’’è?,,,Tanti lo fanno…Ormai è così ecc…”
Ripetiamo spesso queste espressioni per non dire che in realtà scegliamo noi. A noi piace andare verso noi se stessi e non verso gli altri.
Cosa significa amare gli altri fino in fondo?
L’origine del benessere di Alan Cohen
“Noi pensiamo di essere tristi
perché non riceviamo amore.
Non è così.
Noi siam tristi perché non diamo amore.
Siamo nati per amare.
Il nostro benessere non dipende
dall’amore degli altri nei nostri confronti,
ma dall’amore che noi doniamo”

Siamo noi quell’inizio nuovo che fa cambiare le cose e che non ci limita a vivere in attesa. L’egoismo non ci contraddistingue, anzi ci fa sempre somigliare a questo mondo nel senso negativo del termine.
La positività cambia le cose.
Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Ami tua moglie? Allora non al tradirai mai?
Solo se in noi c’è quell’amore puro quel donarsi per il bene che ci fa divenire uomini di Dio, allora vivremo non una forma della legge ma vivremo il bene che porta con la via dei dieci comandamenti.