Per noi come Comunità parrocchiale che stiamo vivendo questo tempo di preghiera alla Madonna della Pietra e, in settimana, anche la festa dell’Assunzione di Maria in cielo, il vangelo che abbiamo ascoltato ci propone la continuità del cammino che stiamo vivendo per riscoprire ogni giorno la difficoltà di credere e, nello stesso tempo, in chi porre la fiducia.
“Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Per capire questa pagina del Vangelo, ricordo la spiegazione di questo brano quando abbiamo fatto la catechesi biblica.
Pietro ha chiesto a Gesù di compiere per lui un miracolo non indifferente, un qualcosa più grande di tutti gli altri miracoli :”Camminare sulle acque”.
Nella tradizione ebraica, solo Dio può camminare sulle acque.
Come leggiamo nei primi versetti della Bibbia :”In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”. (Genesi Cap. 1,1-2)
Nello stesso tempo, questo camminare sulle acque, questo lasciare la sicurezza della barca, significa affidarsi ad un Altro.
Non ci meravigliamo se Pietro ha dubitato nel momento della prova. Aveva dei dubbi anche prima:”Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu…” questo “SE” esprime già un dubbio.
Nella fede c’è un cammino, un cammino educativo dove, passo dopo passo, iniziamo a riconoscere la Sua Presenza nella nostra vita.
Mentre preparavo l’omelia di questa domenica mi ha colpito un pensiero di David Maria Turoldo che mi è capitato di leggere:”Perché il segno che egli ti è dentro, sorgente segreta di divina inquietudine è proprio il fatto che tu lo cerchi”.
Viviamo della ricerca di Dio, come Pietro che grida:”Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!”
Finché porremo lo sguardo a Lui, allora la nostra vita non affonderà.
“Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme”. (Salmo)
Il dono dello Spirito Santo, il “Timor di Dio” questa ricerca di Dio non la paura: ”Il timor di Dio non è affatto paura di Dio, ma è rispetto e stima verso di Lui, se ci può essere sfumatura di paura deve essere quella di perdere Dio o di offenderlo”.
Cercare Dio! Non dare per scontato che lo abbiamo sempre trovato e quindi tutto il Mistero di Dio è racchiuso nel poco e niente che siamo noi!
“Quaerere Deum”(Mettersi alla ricerca di Dio), guardare oltre le cose penultime e mettersi alla ricerca di quelle ultime, vere.
La festa dell’Assunzione di Maria ci porta proprio questo messaggio: Guardare oltre questo mondo e solo Dio offre a noi quella mano: “E subito Gesù tese la mano, lo afferrò…” che ci tira fuori dalla nostra incredulità e ci porta con se’, nel cammino della nostra vita, la nostra vocazione, il nostro destino di appartenere pienamente a Lui.