Cosa significa iniziare un nuovo anno?
Affidarsi ad un Altro.
Mi colpiva una frase del testamento di Sammy Basso: ”Non c’è mai stata nessuna battaglia da combattere, c’è solo stata una vita da abbracciare per com’era, con le sue difficoltà, ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica, né premio né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio.”
Si accoglie, si abbraccia il futuro. Questa è la speranza preceduta da una certezza che Dio c’è. Un Dio che è presenza in ogni occasione del reale.
Come abbiamo meditato nel novenario dei defunti, la Sua presenza è ordinaria e straordinaria nello stesso tempo. Una presenza viva.
Ricordo una frase del Papa che disse al suo primo incontro con il movimento di Comunione e Liberazione: “Fedeltà alla tradizione – diceva Mahler – “significa tenere vivo il fuoco e non adorare le ceneri”. ….Tenete vivo il fuoco della memoria di quel primo incontro e siate liberi!».
La bellezza di un inizio, poi l’anno giubilare in particolare, porta con sé quello stimolo nuovo che se si lascia alimentare dalla Grazia dello Spirito Santo, rinnova dentro le nostre scelte.
Quelle scelte in cui ci si mette in gioco con tutto noi stessi.
La paura di cambiare o la forza di rimanere.
La fede ha la sua memoria in Dio che è presenza (pensa all’A.T. in particolare, alla parola che spesso si ripete “ricorda Israele”, cioè riporta al cuore ciò che Dio ha fatto per noi) ed è nello stesso tempo lo sguardo al futuro, come uccelli che attaccati al ramo, la realtà, pronti a prendere il volo. La storia, come abbiamo appena ascoltato dalla cronaca parrocchiale, è la bellezza di un seme che è stato affidato al Padre, nel coltivare e custodire questo seme, nel rischiare di lasciarlo alla terra, nel fornire la Grazia a questo seme, viviamo protesi ad un futuro sempre confidando nel Suo amore, nella Sua carità, nella sua provvidenza.
Concludo con un pensiero sempre di Sammy Basso dal suo testamento:
”La Fede mi ha accompagnato e non sarei quello che sono senza la mia Fede. Lui ha cambiato la mia vita, l’ha raccolta, ne ha fatto qualcosa di straordinario, e Io ha fatto nella semplicità della mia vita quotidiana.”