giovedì, 21 Novembre 2024
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omelia 1^ DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A (Domenica 26 febbraio 2023)


Le tre tentazioni di Gesù nel deserto ci invitano a riflettere sui vari aspetti del nostro cammino di fede verso la Pasqua,un cammino fatto di incontri, di ostacoli,di confronti, un cammino come già riportavo nell’editoriale del giornale parrocchiale di Gennaio:”Confronto con la realtà”.
Le tre tentazioni riassumono la scelta del male di fronte al bene.
Domenica del Battesimo di gennaio riportavo:”Dopo il peccato originale la conseguenza è che l’uomo è incline al male”.
Pensavo alla 1^ tentazione, alla scelta facile del pane al posto delle pietre,cioè, al rimandare ad un altro ciò che invece dobbiamo essere noi.
La tentazione è sempre quella di rimuovere Dio.
Il diavolo tenta l’uomo in questa scelta per far sì che il posto di Dio venga preso dall’uomo, ma come il serpente nel paradiso dell’Eden, è solo un inganno perché il posto lasciato vuoto è riempito dal diavolo.
C’è anche la tentazione di chiedere a Gesù una maggiore visibilità.
Tutte e tre le tentazioni sono una sintesi del male di fronte al bene.
Chiedere una maggiore visibilità (il miracolo) significa ridurre il Mistero di Dio ad un fatto scientifico del tipo”Io credo solo se vedo”.
La domanda è: ”Cos’è il senso ultimo delle cose se tutto è sperimentabile?”.
Togliere la domanda del senso della vita dopo la morte è come togliere Dio.
Ecco che torniamo a ciò che dicevo prima e a ciò che spesso ribadiva il Papa Benedetto XVI: La tentazione di togliere Dio dalla nostra vita.
L’ateismo pratico è il male vero.
Quando gli uomini non credono più in Dio, non è che non credano più a nulla: Credono a tutto”(Chesterton)
L’ateismo teoretico può essere un punto di discussione.
Quello pratico, vissuto dalla maggior parte delle persone della nostra comunità, è un confine a cui tu ti fermi
Non basta credere per essere buoni, di sicuro il diavolo non è ateo”.(Paul Heysse)
Arriviamo così alla terza tentazione.
Avrai la sensazione di comandare il mondo, ma sarai solo il servo di un altro padrone: Satana.
Ricordiamoci sempre che tolto Dio dalla vita, il vuoto, il nulla, è sostituito dal NON-DIO.
“La folla è un gregge docile, incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo”.(Sigmund Freud)
Noi non serviamo Dio perché incapaci, come diceva lo psichiatra, ma lo facciamo per la scelta di essere suoi e più ci avvicineremo a Lui, più il diavolo, il menzognero, ci tenterà a dividerci da Lui.