Oggi niente mi impedirà di danzare
e la terra tremerà sotto i miei piedi:
io sono l’uomo, la donna della danza!
Oggi niente mi impedirà di suonare
e il mondo intero ascolterà la mia musica.
Oggi niente mi impedirà di cantare
e l’intera umanità rimarrà commossa:
io sono l’uomo, la donna, della gioia di vivere!
Oggi…
né fame, né povertà, né malattia,
né siccità, né guerra, né miseria:
oggi è Pasqua!
Niente mi impedirà di lodarti,
danzarti e cantarti.
Tu sei Risorto e mi salvi,
tu sei Risorto e mi fai vivere.
Chi, meglio di me, potrebbe danzare?
Chi, meglio di me, può percuotere il tamburo?
Oggi, Signore, sulle ceneri della mia vita,
sugli scheletri della guerra e della fame,
sull’aridità delle nostre siccità…
io ti canto, danzo per i miei fratelli e sorelle
che hanno perso il canto e la gioia,
che hanno smarrito il sorriso e la danza…
perché tu sei Risorto!
Amen.