Mio Gesù, poiché voi ve ne state chiuso in questa custodia
per sentire le suppliche de’ miserabili che vengono a cercarvi udienza,
oggi sentite la supplica che vi dà il peccatore più ingrato che vive tra tutti gli uomini.
Io vengo pentito a’ vostri piedi, avendo conosciuto il male che ho fatto in disgustarvi.
Prima dunque voglio che mi perdoniate quanto vi ho offeso.
Ah mio Dio, non vi avessi mai ! E poi sapete che voglio?
Io avendo conosciuta la vostra somma amabilità,
mi sono innamorato di voi
e mi sento un gran desiderio di amarvi e di compiacervi:
ma non ho forza di farlo se voi non m’ aiutate.
Fate, o gran Signore, conoscere a tutto il paradiso la vostra gran potenza
e la vostra immensa bontà;
fatemi diventare da gran ribelle che sono stato a voi,
un grande amante di voi; voi lo potete fare; voi lo volete fare.
Supplite a tutto quello che in me manca, acciocché io arrivi ad amarvi assai,
almeno ad amarvi tanto quanto vi ho offeso.
V’ amo, Gesù mio, sopra ogni cosa:
v’ amo più della vita mia, mio Dio, mio amore, mio tutto.
Deus meus et omnia