Un eremita si recò a visitare l’abate Silvano. Vedendo i monaci tutti intenti a vari lavori, non dissimulò la sua meraviglia, che si dessero tanta pena per procurarsi un cibo perituro.
Nostro Signore non aveva, forse, detto che Maria aveva scelto la parte migliore? L’abate non rispose nulla;
si limitò a condurlo in una cella, ove gli mise i mano delle pergamene, perché leggesse a suo comodo.
Verso le tre del pomeriggio, l’eremita, sentendo gli stimoli della fame, uscì dalla cella;
trovato l’abate gli chiese se i monaci non mangiassero in quel giorno.
«Hanno tutti mangiato», rispose con dolcezza.
«E come mai, non mi avete invitato?».
«Abbiamo pensato che, avendo scelto, come Maria la parte migliore, sareste vissuto col solo cibo spirituale;
mentre noi, che sentiamo così veramente ancor il peso del nostro corpo, siamo obbligati a lavorare, per procurarci il necessario cibo di ogni giorno»