Il Fiat della Madonna non è stato pronunciato con un
cuore dormiente, dentro un sopore senza significato. Pur
nella semplicità, anzi, proprio nella semplicità profonda del
suo cuore, è stato l’espressione della sua libertà, cosciente di
appartenere ad una storia, a una grande storia che portava nel
mondo il riconoscimento e la lode di Dio. Questo è l’amore
a Dio: il riconoscimento e la lode a Lui perché c’è, come dice
il Gloria della Messa: «Gratias agimus tibi propter magnam
gloriam tuam». Questo è l’amore a Dio, che può attecchire
come fiore della umanità anche dentro la carcassa del nostro
quasi cadavere.