martedì, 14 Gennaio 2025
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L’anima indietro


Un esploratore percorreva le immense foreste dell’Amazzonia.
Cercava eventuali giacimenti di petrolio e aveva molta fretta.
Per i primi due giorni gli indigeni che aveva ingaggiato come portatori si adattarono alla cadenza rapida e ansiosa che il bianco preten deva di imporre a tutte le cose.
Ma al mattino del terzo giorno si fermarono silenziosi, immobili, l’aria totalmente assente.
Era chiaro che non avevano nessuna intenzione di rimettersi in marcia.
Impaziente, l’esploratore, indicando il suo orologio, con ampi gesti cercò di far capire al capo dei portatori che bisognava muoversi, perché il tempo premeva.
«Impossibile – rispose quello. – Questi uomini hanno camminato troppo in fretta e ora aspettano che la loro anima li raggiunga».
Così nella nostra epoca siamo sempre più frenetici e infelici.
Per ché la anima è rimasta indietro e ci siamo smarriti.