La Madonna dei gigli
William-Adolphe Bouguereau (1825-1905),
è stato un pittore peculiare che ha impostato la sua carriera con coraggio in direzione completamente opposta a quella del suo tempo:
recupero dell’armonia, della figura, del simbolo,
in un periodo in cui vigeva la distruzione dell’immagine, dei concetti del bello e vero, di annullamento della prospettiva classica e del figurativo.
In questo (splendido) dipinto del 1899 ha voluto suggerire più concetti.
Maria Vergine non guarda lo spettatore, ha un atteggiamento di modestia e quasi di annullamento di sè, ed è vestita di nero; “espone” Gesù Bambino, Lo mostra e quasi Lo offre in dono all’umanità.
In Gesù sia va riconosciuta una postura benedicente,
sia l’apertura delle braccia (e la posizione dei piedi) anticipa il Sacrificio della Crocefissione.
I gigli bianchi rimandano fin dai tempi della Grecia classica all’idea di maternità, e nell’evo cristiano
divengono segno sia di purezza, sia della Vergine Maria, sia dell’Annunciazione.