“Dovete dire e gridare
che la vita è dono meraviglioso di Dio
e nessuno ne è padrone,
che l’aborto e l’eutanasia
sono tremendi crimini
contro la dignità dell’uomo,
che la droga è rinuncia irresponsabile
alla bellezza della vita,
che la pornografia è impoverimento
e inaridimento del cuore.
Dovete anche ricordare
che la malattia e la sofferenza
non sono castighi o condanne,
ma occasioni per entrare
nel cuore del mistero dell’uomo;
che nel malato, nell’handicappato,
nel bambino e nell’anziano,
nell’adolescente e nel giovane,
nell’adulto e in ogni persona,
brilla l’immagine di Dio.
Ma, soprattutto,
dovete gridare al mondo
che la vita è un dono delicato,
degno di rispetto assoluto:
che Dio non guarda all’apparenza
ma al cuore;
che la vita segnata dalla Croce
e dalla sofferenza
merita ancora più attenzione,
cura e tenerezza.”
(Caravaggio, il 20 giugno 1992,
S. Giovanni Paolo II)