Ci prepariamo a vivere questo mese di passaggio dalla conclusione della pausa estiva con la festa della Madonna della Pietra e l’inizio del nuovo anno pastorale.
Lo faremo con la festa dell’esaltazione della Santa Croce, la festa della Madonna Addolorata (14 e 15 settembre) e poi la festa dei Santi Cosma e Damiano.
E’ un mese ricco di festa perché la fede è, innanzitutto, la gioia di essere Chiesa.
“La nostra gioia quotidiana è la gioia di sentirsi strumenti della grazia di Cristo, come tralci della vite che è Lui stesso, animati dalla linfa del suo Spirito!”(Papa Francesco)
I santi martiri hanno vissuto questo legame con Cristo che poi li ha portati anche a vivere il martirio stesso, come anche il nostro santo Patrono Biagio e poi Agnese e Lucia.
Questa “linfa” è la medicina della salvezza.
La Grazia del dono dello Spirito rende i nostri passi un cammino di fede.
È la meta che dà valore al cammino, non il cammino.
Lo sguardo a Colui che ci salva è lo sguardo che noi poniamo nei momenti di tristezza o di solitudine. Quello sguardo non vaga nel vuoto perché c’è una certezza vera, quella compagnia di Dio che non lascia l’uomo in balia di se stesso o di ciò che il mondo, a volte, può offrire come certo, ma che è solo apparenza.
Siamo la generazione nuova di questo mondo e lo dimostra il fatto che cerchiamo ciò che è fugace.
“La pubblicità ha il compito di indurre la gente a comperare delle cose di cui non ha bisogno, con denaro che non ha, per impressionare altre persone che non conosce.” DANILO ARLENGHI
Cosa vale veramente per noi ?
Cosa veramente è la cura?
Noi siamo quella presenza vera.
Come il buon samaritano, ci facciamo prossimo per l’altro perché i santi Cosma e Damiano hanno offerto non una medicina o hanno curato il corpo, ma hanno offerto il loro essere uomini di Dio.
Questa è la certezza che io cerco in una vera compagnia.
Don Roberto Celia