Ai fanciulli della nostra comunità parrocchiale, la prima domenica di Avvento riportavo questo pensiero:”Il vissuto della fede è un passo dopo l’altro”.
La caduta fa parte della vita che sia un rapporto che finisce, l’incontro con la sofferenza, la gioia di un evento, ecc…
Tutto è un passo alla volta.
La meta da’ un significato al nostro cammino.
“Dobbiamo accettare la delusione che è limitata, ma non dobbiamo perdere l’infinita speranza”. (M.L. King)
L’esperienza non è tanto fare viaggi, incontrare persone, cambiare tanti lavori… L’esperienza è scoprire il senso di ciò che tu vivi.Saper riconoscere il senso delle cose.
Riportando sempre la prima domenica di Avvento, ripropongo quello che insegnava il Vescovo don Tonino Bello:” “Che il Natale ci faccia trovare Gesù e, con Lui, il bandolo della nostra esistenza redenta, la festa di vivere, il gusto dell’essenziale, il sapore delle cose semplici, la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, la voglia dell’impegno storico, la tenerezza della preghiera. Allora il cielo della nostra anima sarà illuminato di stelle”.
Che senso ha parlare del Natale se la festa è ormai passata?
Ripeto allora la preghiera dell’angelus:”Il Verbo si è fatto carne, ed abita in mezzo a noi”.
È Natale oggi come lo è stato ieri e lo sarà domani.
Un passo dopo l’altro ed il tutto conduce a Lui.
Questa speranza è la linfa della vita.
“Chi spera in Cristo non può accettare la realtà come si presenta”.
(J.Moltmann)
Ecco l’anno nuovo, ciò che Dio ti propone, una realtà di cui tu sei protagonista nel vivere il senso nuovo delle cose che accadono e non per caso.
La fede è riconoscere questo incontro con Dio ed è Lui che ad ogni istante rinnova questo incontro, non rimanda al domani, lo vive oggi con te. La scelta che ha fatto di te, essere unico.
CELIA ROBERTO