A Siviglia, in una stanza adorna di magnifiche tele, stava morendo il pittore Juan del Castillo.
La sua mano aveva tracciato sulla parete uno schizzo a carboncino, raffigurante il volto di Gesù.
Ad accompagnare il sacerdote che recava il Viatico c’era un chierichetto avido del bello e tutto puro nel cuore.
Non poteva distaccare lo sguardo da quello schizzo, e prima di uscire esclamò: «Com’è bello Gesù!».
Il vecchio infermo udì, e rispose: «Bravo, giovinetto; dipingilo intanto nel tuo cuore, e sta certo che un giorno lo dipingerai anche tu sulla tela».
Quel ragazzo diventerà il famoso Bartolomeo Murillo.