Il romanziere Cronin trovò in un paesino un’infermiera che da anni lavorava a vantaggio dei malati, con una ricompensa appena sufficiente a mantenerla in vita.
Ogni giorno faceva venti chilometri e trascorreva quasi tutte le notti accanto a loro. «Perchè non vi fate pagare di più?», le domandò un giorno.
«Ho quel che mi basta», rispose quella con semplicità.
«Va bene; ma qualche soldo di più lo dovreste guadagnare. Dio sa se lo meritate!»
«Dottore – rispose l’infermiera – se Dio sa che lo merito, che volete di più? Per me questo solo conta!».
«Fui allora penetrato – scrive il Cronin – da un raggio di luce, nella quale vidi la ricchezza della vita di quella infermiera, e la vuota povertà della mia.
Questo mi aiutò a passare dallo scetticismo alla fede in Dio».