“Natale: la festa del bello” questo è il titolo che il nostro parroco ha dato all’editoriale di dicembre e a noi è piaciuto condividere questa bellezza. Don Roberto con il suo entusiasmo, anche questa volta ci ha proposto una serie di iniziative che ci hanno fatto riflettere sui valori della solidarietà, condivisione, fratellanza e che costituiscono indiscutibilmente l’essenza del Natale.
Vivere un Natale anche con i suoi simboli che lo rappresentano è stato il tema portante delle sue omelie.
“ Solo chi è radicato in un buon terreno, rimane saldo, cresce, “matura”, resiste ai venti che lo scuotono e
diventa un punto di riferimento per chi lo guarda. Ma senza radici nulla di ciò avviene: senza basi salde si
rimane traballanti”.
Ma la bellezza del Natale per noi cristiani sta nel presepe simbolo d’amore e di accoglienza e più volte don Roberto ha invitato la nostra comunità cristiana le nostre famiglie a esporlo nelle proprie case. Grazie al presepe è possibile ritrovare l’essenza del Santo Natale: “Mi auguro che questa pratica non venga mai meno anzi spero che là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata” ha sottolineato più volte.
La benedizione dei bambinelli è stato uno dei momenti che ha misurato la fede della nostra comunità, in tanti hanno recepito questo invito; l’entusiasmo dei bambini che domenica 17 dicembre hanno con gioia e fierezza depositato i loro bambinelli sul sacrato dell’altare è stato forse il giorno più solenne di preparazione alla festa.
La ricchezza dei popoli sta nel vivere in comunione, nel rispetto reciproco e nella tolleranza; in questo periodo sembrano parole al vento, ma sono termini che assumono proprio oggi il loro significato più profondo.
Non tutto ci è dovuto e il bello di noi sta soprattutto nel donare. Ma il Natale per noi non è soltanto festa
religiosa. Il piacere di condividere è insito nello stare insieme e anche quest’anno c’è stata la proposta
musicale nella bellezza della Chiesa Matrice.
Dopo la rassegna dei cori, il concerto per chitarra degli anni scorsi, è toccato alle Soul Kiss. Un terzetto di voci femminili, accompagnate da due ottimi musicisti che si sono esibite nella bellezza della Chiesa Matrice il 4 gennaio. Protagoniste le donne: Elisa Brown, definita la voce più soul della Calabria, insieme a Federica Siciliani e Aquila Abbate ci hanno intrattenuto per circa 70 minuti; un repertorio classico che ha trascinato ognuno di noi in un fantastico viaggio musicale facendoci apprezzare la loro bravura il loro amore verso la musica che “cura e accarezza l’anima”.
Nuove tradizioni crescono nella nostra comunità, del resto ogni tradizione ha avuto un suo inizio e a suo
tempo essa stessa è stata novità. Essere predisposti al cambiamento è sintomo di intelligenza, consapevolezza e maturità. Offrire il proprio contributo alla crescita è il passo che ognuno dovrebbe compiere.
Si riparte con il 2024, un nuovo anno con la speranza che possa vederci protagonisti e non semplici spettatori.
Buon 2024!!!