Morirò davanti alle tue sbarre, Chiara,
che ti hanno preservato
dal mio amore disordinato.
Morirò cantando la mia canzone d’amore.
Morirò guardando i tuoi occhi,
che sono teneri come quelli di Maria.
Lo so, ti sei tolta dalla terra
e come me
hai messo radici in una pietra.
Ma Dio mi ha fatto la grazia
di vedere cosa c’era oltre il tuo sguardo
quella rinuncia
che adesso ha toccato anche me.
E sembra lebbra il mio corpo,
invece ho scoperto
che più è maleodorante
e più profuma.
Così come prenderò Cristo sulle mie spalle,
quel dolce cadavere di Maria
che è il tuo,
che mi muore nel grembo.