XXIV DOMENICA DEL Tempo Ordinario ANNO C
Oggi abbiamo ascoltato uno dei brani del vangelo di Luca che ci aiuta ad immaginare il fascino che Gesù aveva nel raccontare le parabole.
Ancora oggi, come lo fu allora lungo le vie di Israele, sentiamo viva la provocazione di Gesù che, quando incontrava tutti coloro che vivevano un bisogno e una vera sete della Parola di Dio, proponeva la parabola.
Tanti di noi siamo cresciuti con questa metodologia , ascoltando i racconti dei nonni che ci hanno educato, soprattutto, a capire che Dio parla e vive la nostra storia, la storia di perdono che viviamo solo se avvertiamo il bisogno di Dio come Padre.
Quel Padre guarda all’orizzonte il ritorno del figlio, offre la libertà di scegliere e ti segue nascosto perché tu possa vivere anche la libertà di ritornare.
L’amore di Dio è Misericordia, cioè, maternità che viviamo nella nostra realtà familiare ogni volta che le mamme si lasciano tutto alle spalle e che scelgono di rimanere sole spinte proprio da quella maternità che le porta a vivere il sacrificio della tua libertà.
Riporto spesso un paragone un po’ imbarazzante per noi figli ma che ci aiuta a capire cos’è il dono della libertà che Dio offre ai suoi figli.
Quante mamme preferiscono abitare da sole per offrire a tutti i figli la possibilità di andarle a trovare senza sentirsi in imbarazzo perché non devono andare alla casa della cognata ecc…?
E pensare che vivono giorni di solitudine anche perché noi, solo ogni tanto, possiamo dedicare loro solo cinque minuti.
È un amore che non vogliamo comprendere, perché comprendendolo dovremmo vivere diversamente.
Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza. (Papa Francesco
Solo comprendendo l’amore misericordioso di Dio, possiamo vivere diversamente ciò che siamo.
“Nel nostro cuore portiamo bende sufficienti per curare tutti i mali del mondo. Non esiste un solo problema che non si possa risolvere con l’amore e il perdono”(Erich Fromm).
Possiamo e dobbiamo essere quella differenza che fa sì che il mondo sia migliore!
L’amore del Padre che accoglie il figlio minore e che non condanna il fratello maggiore, ci fa capire che è una porta aperta a tutta la nostra fragilità.
La confessione non è un ripetere i peccati ma un cercare Dio.
“Nella confessione l’uomo esprime la sua umiltà, nella misericordia Dio manifesta la sua grandezza”. (Sant’Agostino)