Una volta un re, convocò tutti i maghi, i sapienti e i sacerdoti del suo regno. Li minacciò dei castighi più terribili se non gli mostravano Dio. Quei poveretti si disperavano e si strappavano i capelli senza saper cosa fare, quando arrivò un pastore che annunciò a tutti di essere in grado di risolvere il problema.
Si affrettarono a presentarlo al re. Il pastore allora condusse il sovrano su un terrazzo e gli indicò il sole.
«Guardalo!», disse.
Dopo un istante, il re abbassò gli occhi, gridando: «Vuoi accecarmi?».
«Mio Signore», disse il pastore, «il sole è solo una piccola cosa del Creatore, neanche una scintilla del suo splendore… come puoi pensare di posare gli occhi su Lui in persona?».
Ogni giorno il discepolo poneva la stessa domanda: «Come posso trovare Dio?». E ogni giorno riceveva la stessa misteriosa risposta: «Devi desiderarlo».
«Ma io lo desidero con tutto il mio cuore, no? Allora perché non lo trovo?».
Un giorno, il maestro si stava bagnando nel fiume con il discepolo. Spinse la testa del giovane sott’acqua e ve la tenne mentre il poveretto si dibatteva disperatamente per liberarsi.
Il giorno dopo fu il maestro a iniziare la conversazione: «Perché ti dibattevi in quel modo quando ti tenevo la testa sott’acqua?».
«Perché cercavo disperatamente aria». «Quando ti sarà data la grazia di cercare disperatamente Dio come cercavi l’aria, lo avrai trovato».