sabato, 23 Novembre 2024
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OMELIA festa dell’Assunzione di Maria in cielo

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Oggi celebriamo una delle quattro feste più importanti dedicate alla Madonna. Dopo quella del primo gennaio, di Maria Madre di Dio, della festa dell’Annunciazione e dell’Immacolata, oggi celebriamo la festa dell’Assunzione in anima e corpo di Maria Vergine, in cielo.
Assunzione, non ascensione, per sottolineare che Maria è una creatura e che Gesù è Dio.
Questa festa, in rapporto anche all’Ascensione, vuole sottolineare la bellezza del cielo, quella bellezza che ci attende perché proprio nell’incontro con Cristo, nella gloria del Padre, l’uomo ritrova il senso del perché della sua vita.
Non una conclusione ma un inizio sempre nuovo.
A riguardo vi riporto quello che diceva San Padre Pio:” Dopo l’ascensione di Gesù Cristo al cielo, Maria ardeva continuamente del più vivo desiderio di riunirsi a lui. Senza del suo divin Figliuolo, a lei sembrava di trovarsi nel più duro esilio. Quegli anni in cui dovette stare divisa da lui, furono per lei il più lento e penoso martirio, martirio d’amore che la consumava lentamente”.
Finché vivremo con lo sguardo al mondo, la bellezza dell’essere pienamente di Cristo, rimane un’utopia o una risposta inventata ad una domanda capitale che è il senso della vita.
Questo cammino nella fede, questa continua domanda, direi questa evoluzione della fede, ci riporta alla fonte stessa della vita.
“Bisogna arrivare a credere come ha creduto la Madonna per amare come ha amato Lei”. (Edward Poppe)
La Madonna ha in sé quella beltà che ci fa amare.
Nel porsi di fronte a Lei, come mediteremo il giorno della festa della Madonna della Pietra, noi ritroviamo un incontro che ci sconvolge, così come avviene per due innamorati che si ritrovano nei loro pensieri e nel loro cuore. Non si tratta di un ritrovarsi dopo tanto tempo perché lontani fisicamente, come a voler pensare che sia l’unione dei corpi a far l’amore sponsale.
E’ l’unione dei cuori che pone lo sguardo al vero ed unico ideale del cammino.
Il paragone don Tonino Bello riportava: ” Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta… forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me”.
Mi piace poter scrivere che è bello pensare che con Maria noi voliamo in cielo per cantare con Lei il Magnificat della vita, di quella vita che ci viene offerta in dono, perché possiamo viverla sempre più intensamente.
Papa Francesco, riguardo al terzo comandamento, affermava che la vita non consiste nel riposo settimanale, nel riempirla di tante cose: Il riposo è il gusto stesso della vita.
Rischiamo di lasciare il posto del gusto del bello a ciò che in questo mondo è sempre più effimero. Nella festa di oggi, Maria ci indica la bellezza ritrovata in tutto ciò che è, nel porsi di fronte a Lei e dire insieme ciò che abbiamo sempre cantato fin da piccoli:
” Immacolata, Vergine bella,
di nostra vita Tu sei la stella.
Fra le tempeste, Tu guida il cuore
di chi ti chiama stella d’amore”.