Domenica scorsa abbiamo festeggiato la Prima Comunione dei vostri amici. Anche noi, oggi, con il segno della luce e con la professione di fede, vivremo questo felice momento, questo legame che abbiamo con il Battesimo in particolare.
Noi abbiamo e siamo un dono da vivere con gli altri.
Paul Claudel diceva:” Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data?”
La nostra vocazione più intima è vivere con gli altri questo rapporto che non deve limitarsi ad un momento, ma segnare l’inizio di un evento.
Per i genitori, la festa della Prima Comunione prima e della Cresima poi non è la conclusione di una fatica, di un andare e venire per il catechismo o la fine delle preoccupazioni per i preparativi per la festa.
Siamo luce che arde e illumina la nostra comunità!
Questa è la bellezza unica che viviamo con il dono dell’Eucarestia.
Spesso avvertiamo la difficoltà nel dire che siamo pochi.
Allora vi voglio raccontare questa storiella:
Al buio un cerino si vede:
Fulton Sheen era vescovo ausiliare a New York, quando un giorno si trovò a predicare in uno stadio pieno di gente. A metà del suo discorso chiese che si spegnessero tutte le luci e dal microfono disse: «Io accenderò un cerino: Chi lo vede dica sì».
Si sentì un solo grido in tutto lo stadio: Al buio un cerino si vede! Poi spense il cerino e continuò: «Tutti quelli che hanno un cerino o un accendino lo accendano». Dopo poco, lo stadio si illuminò di luce fioca, ma diffusa.
Poi fece tornare la luce normale e disse: «Vedete, un solo sì, una sola fiammella, se viene imitata si estende a tutti coloro che sono presenti. Ebbene, così risplenda la vostra luce – dice il Signore – di fronte agli uomini. Non è necessario che cerchiate di fare cose grandiose, rimanete al vostro posto, ma al vostro posto fate tutto quello che il Signore vi chiede di fare perché il mondo sia salvo».
Ogni nostro passo, piccolo o grande che sia, è sempre un movimento che coinvolge il nostro cuore e quello degli altri.
Dobbiamo essere la differenza! Dal Vangelo abbiamo ascoltato:” Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Se diventeremo quella luce che illumina la nostra vita, saremo riferimento per altri.
So che spesso non tutto è compreso.
Mi piace riportare il paragone che spesso viviamo la mattina presto appena svegli. Non riusciamo a capire bene dove siamo. La stanza è buia, ma poco alla volta ritornano alla memoria tutte le cose della nostra camera. Sappiamo dove mettere i piedi per non inciampare. Iniziamo a vedere qualcosa ecc… finché poi arriva il giorno.
Noi più piccoli, oggi, viviamo questo nuovo giorno nella Grazia dell’Eucarestia.
È come la cera che dà forza alla nostra luce. Gesù diventa il faro che illumina la nostra vita.
” Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri”.
Non abbiamo timore di essere quel che siamo, cioè, figli di un Padre che non ci abbandona al buio!