Il dettaglio di un affresco del XIII secolo nella Chiesa di Santa Margherita a Laggio di Cadore (Belluno). Raffigura Cristo e gli Apostoli. È l’immagine che, quest’anno, accompagna una frase di don Giussani20.03.2019«La gente che gli andava dietro, i discepoli che gli sono andati dietro, erano dei poveretti come me e come te, ma tutta la novità della speranza, la certezza assolutamente nuova, la realtà nuova che furono era quella Presenza lì. La contemporaneità di quella Presenza a me, ai figli, a quelli che verranno dopo, fra cento milioni di anni: questa è la vittoria che vince il mondo, questa è la novità assoluta, questo è il divino nella storia! Io resto quel povero cristo che sono, ma con Cristo sono certo, ricco. La mia persona, come fascino, cioè la possibilità di amare la mia persona, è che esista questa Presenza. E, infatti, è soltanto nella compagnia con Lui che uno ama se stesso, l’affezione a sé la può dire soltanto chi porta questo messaggio; amore a sé e quindi amore agli altri».
Luigi Giussani