domenica, 23 Febbraio 2025
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”La Verità è la risposta alla tua libertà”. (editoriale Fontana del villaggio-Quaresima 2025)

L’ultima domenica di novembre, festa di Cristo Re dell’universo, abbiamo meditato sul dialogo tra Gesù e Pilato che riprenderemo poi nella Passione del Venerdi’ Santo : Un dialogo sulla Verità.
L’uomo Pilato rappresenta colui che vive fuori dall’esperienza elementare della fede. In quanto l’uomo cerca sempre la verità e non si ferma al suo giudizio sulla realtà.
La vera intelligenza è un motore che cerca e non si assopisce.
La verità non è una risposta filosofica, neanche un’ idea. Come diceva Benedetto XVI nell’introduzione alla Deus Caritas Est:”C’è un incontro con una persona che è Cristo.”
La Verità è Cristo.
Quando incontri questa “verità” acquisisci la consapevolezza della tua libertà.
Scegli di obbedire al destino, alla vocazione che Dio ti offre.
Questo è il paradosso della fede: “Obbedire” non è più un comando, ma un’offerta. Non è una schiavitù ma una liberazione.
Prendo consapevolezza di ciò che accade.
Come vivo, dopo l’incontro con la Verità?
Riconosco la realtà che cambia.
La verità è quel criterio della realtà che spinge la mia missionarietà ad essere vera e non un’ idea o peggio un’ utopia.
La Verità è la risposta alla tua libertà.
Cos’è questa risposta?
È il senso alla tua libertà, alla tua vita, a cosa veramente da’ un senso alle cose.
Pensiamo alla conversione di san Paolo, lui che si definisce: “Sono stato circonciso l’ottavo giorno, sono della nazione d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quanto alla legge, fariseo, quanto allo zelo, persecutore della Chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile”.(Fil, 3,5-6)
Egli che pensava che nell’osservanza meticolosa della legge ci sarebbe stata la salvezza, invece si mette in gioco con tutto se stesso.
Pensa al giovane ricco che prende consapevolezza che il suo vero Dio era poi in realtà il denaro o Matteo e Zaccheo che, al contrario, lasciano il dio denaro per seguire la Verità.
Pensa a te stesso quando hai incontrato la Verità e prendi consapevolezza di chi sei veramente. Questa Verità ti rende libero.
Questa libertà di valutare, dare un criterio ed essere testimone, in una realtà che cambia.
Come la tua stessa comunità parrocchiale.
Quando prendi consapevolezza di tutto ciò, diventi missionario per annunciare un Avvenimento che cambia.
L’uomo cerca la bellezza (è la sua natura) ma la “menzogna” (la non verità) invece acquieta la tua coscienza religiosa.
Qual è il tuo destino-vocazione?
Per chi come noi è stato toccato dall’annuncio di Cristo, raggiunto dal Suo avvenimento, non c’è altro compito all’infuori di questo: collaborare a costruire la Chiesa. Questo è l’unico modo con cui possiamo rendere la nostra vita utile al mondo”. (Davide Prosperi)
SAC. CELIA ROBERTO