giovedì, 26 Dicembre 2024
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OMELIA FESTA SANTO STEFANO 2025


Oggi anticipiamo una meditazione della quaresima del prossimo anno. Il senso della missione nella nostra vita. Come santo Stefano e tutti i martiri hanno portato l’annuncio dell’incontro con la verità che è Cristo.
Un annuncio che ha trovato ostacoli, a volte risolti in un dibattito, a volte rimandati, ma loro, i martiri, hanno vissuto il dono di se stessi per la verità.
“Il martirio è affermare questo Tu come consistenza di sé in tutto quello che si fa. È la vita come missione, dovunque siamo.” (Davide Prosperi)
Questo dovunque è la tua realtà.
Ieri che era la santa festa del Natale vi siete confrontati con le vostre famiglie, avete discusso sulla loro non presenza alla festa o sul vero senso della festa?
In questo ostacolo, come abbiamo vissuto tutto ciò?
Le domande scuotono la nostra coscienza su cosa significa essere veri missionari e martiri.
Da dove nasce questa forza di vivere per Cristo, se non da un incontro che ci ha cambiati.
Possiamo essere presi, infatti, dalla paura o dalla vergogna, ma – lo ridico – non siamo soli. La testimonianza non è un eroismo muscolare. La testimonianza è lo sprigionarsi, senza nessun calcolo o pretesa, del mio amore a Cristo, sostenuto dalla appartenenza vissuta al Suo Corpo.” (Davide Prosperi)
Se l’incontro con la Verità ci ha cambiati, offriamo allora all’uomo contemporaneo quella verità che è la libertà di essere Suoi.
Quella liberà da tutte le cose, anche dalle apparenze natalizie di questi giorni e vivere invece l’essenziale, l’avvenimento che Cristo è la vita.
Chi è il missionario che vive la sua fede in un mondo che cambia?
Siamo ciò che siamo, senza aver timore di essere fragili, come diceva don Giussani riferendosi ai credenti :” Scelti a vedere, che accettano di guardare, che ascoltano come possono, che arrancano come sono capaci, peccatori tutti, amati dal Mistero»