Il supremo Re di tutte le cose aveva indetto una grande festa nel suo palazzo.
Tutte le Virtù erano invitate: ne intervennero molte, piccole e grandi.
Vi si notava la Fede ammantata di verde, la Giustizia con la bilancia in mano, la Fortezza cinta di corazza, la Pazienza, la Temperanza.
Le Virtù s’intrattenevano familiarmente tra di loro, come parenti strette.
Ma a un tratto l’Onnipotente si accorse che due di quelle matrone si guardavano come se non si conoscessero.
Da bravo Padrone di casa, ne prese una per mano e condottola dinanzi all’altra: «La Beneficenza», disse, designando la prima.
Poi, presentando la seconda, soggiunse: «La Gratitudine».
Le due Virtù rimasero confuse.
Dalla creazione del mondo, epoca ormai abbastanza lontana, s’incontravano per la prima volta.