mercoledì, 27 Novembre 2024
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Omelia Domenica 1 dicembre 2024 (I^ Domenica di avvento Anno C)


La bellezza del tempo di Avvento sta in questa attesa della festa del Natale, un Natale che quest’anno vivremo diversamente. In questo nuovo inizio ci sarà il grande Giubileo.
Ripeto spesso che la festa è bella in base a come la si vive e si prepara l’attesa.
Abbiamo già avuto l’incontro con gli educatori e programmato alcune iniziative proprio per prepararci ancora meglio a vivere la bellezza dell’Amore che si fa reale. Lo abbiamo fatto anche con il nostro Vescovo nel mese di novembre. Con la meditazione sul Padre Nostro, San Luca nel vangelo ci invita alla preghiera della veglia: ”Vegliate in ogni momento pregando perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Diremmo che la preghiera è questa capacità di stare fermi.
“In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra”. (prima lettura)
La preghiera non è pretendere. L’abbiamo già meditato nelle domeniche del mese di ottobre. La preghiera è affidarsi a Dio, lasciare che sia Lui a manifestarsi e ad indicarci la via.
Il germoglio porta con se’ la speranza del frutto che verrà ma dobbiamo lasciare a lui il tempo del manifestarsi.
Di solito abbiamo troppa fretta oppure lasciamo stare.
Non bisogna affidarsi al caso. Un vero cristiano non è fatalista, ma si pone in ascolto della parola di Dio. Questo dovrebbe essere il primo impegno dei tempi forti come l‘Avvento e la Quaresima.
Invito sempre i più piccoli a vivere questo tempo, un passo dopo l’altro, come un mettere la mano sulla corda e tirare e poi di nuovo la mano e tirare ancora.
Pensiamo alle tante feste che viviamo come comunità parrocchiale :”Santa Barbara, san Nicola, Immacolata, santa Lucia, novena di Natale..”
Nella liturgia della pietà popolare c’è una ricchezza che ci attrae in questo tempo di Avvento che rende ogni giorno più ricco di attesa.
Penso ad un detto popolare: ”Da santa Lucia, ogni giorno è nu passu e pujhia” (Si allungano i giorni)
Se ci poniamo in ascolto e viviamo questa dolcezza dell’attesa, scopriremo allora la manifestazione di Dio che si rende sempre più visibile.
Solo chi è innamorato veramente vede questo tempo di attesa come ricerca del vero senso dell’amore.