giovedì, 14 Novembre 2024
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omelia QUATTRO NOVEMBRE 2024


Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Viviamo bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.” Sant’Agostino
Siamo sempre col fiato sospeso man mano che passano gli anni. Il monito del nostro Papa è più attuale:”Il mondo è attraversato da un crescente numero di conflitti che lentamente trasformano quella che ho più volte definito terza guerra mondiale a pezzi in un vero e proprio conflitto globale»
Perché l’uomo ha questo desiderio sbagliato?
Perché purtroppo lo considera giusto.
Si tende sempre a giustificare il male, pensando che questa guerra sia invece la possibilità della pace.
“Se vuoi la pace, prepara la guerra”: il detto latino Si vis pacem, para bellum” è ricavato per condensazione dalla frase di Vegezio “Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum”, letteralmente “Dunque chi aspira alla pace, prepari la guerra”. Flavio Vegezio Renato, funzionario imperiale dell’epoca di Teodosio (IV^ – V^ secolo d.C.)”
La gioia della vita viene come accantonata, perchè considerata un’ utopia. Invece è l’ideale che Dio ci ha offerto.
L’uomo è chiamato alla pace e la giornata che viviamo oggi è per ricordarci a cosa portano le guerre.
Spesso dimentichiamo il passato, quando, invece, dovremmo far memoria per non sbagliare di nuovo.
E’ vero che possiamo far poco. Ci limitiamo alla preghiera e non è poco, però possiamo fare una cosa importante noi adulti: “Educare a non giustificare il male”.
Sant’Agostino insegnava :”Amate gli erranti, uccidendo gli errori”.
Questo educare alla libertà non è il libertinaggio, ma il senso di responsabilità di appartenere ad un popolo più grande.
Spesso ci limitiamo ad un cerchio e pensiamo che la Pace sia quello di stare bene nel mio cerchio e finché sto bene io, penso che stiano bene tutti.
Allarghiamo, invece, i nostri orizzonti. Dobbiamo avere la sensibilità verso tutti e, come ci educa sempre il Papa :”Non cadere nell’indifferentismo”. Questo lo diceva già all’inizio della guerra in Ucraina.
Il bello di essere studenti è questa capacità di vivere con lo sguardo all’orizzonte del nuovo.
Il mondo è come un libro e chi non viaggia ne conosce una pagina soltanto.” Sant’Agostino