«Coraggio, cari amici! Coraggio! Se sarete fedeli alla vostra vocazione, la vostra vita fiorirà, avrete storie meravigliose da raccontare ai figli e ai nipoti. Vedo che ci sono alcuni bambini lì: è bello questo, in una cultura dove si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini. Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia! Credetemi: vale la pena spendere la vita per cambiare in meglio il mondo. Avanti!»
Così il Papa ha concluso il discorso ai giovani economisti riuniti nella fondazione “The Economy of Francesco”, ricevuti oggi in udienza.
«Il mondo dell’economia ha bisogno di un cambiamento – ha ricordato il Pontefice nella sua riflessione – non lo cambierete soltanto diventando ministri, o premi Nobel o grandi economisti, tutte cose belle; lo cambierete soprattutto amandolo, alla luce di Dio, immettendo in esso i valori e la forza del bene, con lo spirito evangelico di Francesco d’Assisi: lui era figlio di un mercante, conosceva i pregi e i difetti di quel mondo! Amate l’economia, amate concretamente i lavoratori, i poveri, privilegiando le situazioni di maggiore sofferenza».
«Un economista di vita santa – ha aggiunto – il beato Giuseppe Toniolo, ha scritto a tale proposito che chi salverà davvero la società, “non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi, una società di santi”».
Francesco ha lasciato ai presenti tre espressioni chiave: «essere testimoni, non avere paura, sperare senza stancarsi» e un messaggio di forte sostegno: « Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – c’è qui Suor Smerilli – continua a starvi accanto, aprendovi, per quanto possibile, le porte della collaborazione con le Chiese particolari sparse nel mondo. Questo vi aiuterà a stabilire contatti e sinergie con tante realtà e reti di persone che condividono i vostri stessi ideali. Il Dicastero accompagnerà anche le attività della Fondazione, di cui oggi ricevo l’Atto costitutivo e che sarà la realtà con cui potrete dare vita e concretezza al sogno di cambiare l’economia attuale e dare un’anima all’economia di domani. In mezzo a voi possa nascere un nuovo modo di stare insieme e di fare economia che non produca scarti ma benessere materiale e spirituale».
www.avvenire.it