domenica, 24 Novembre 2024
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omelia MATRIMONIO Nicola Contabile e Francesca Manno


Un uomo inizia a vivere la vita solo quando decide di rischiare, cioè quando decide di mettersi in gioco.
Il matrimonio è questo “gioco”(non nel senso che intendiamo noi) cioè io vivo la mia vita nella fiducia dell’altro.
Una fiducia che è vissuta ogni giorno nel donarsi all’altro, come bene scriveva Hebbel:”Amare significa: conquistare se stesso nel prossimo”.
Un uomo scopre se stesso ogni giorno solo nell’incontro con l’altro, questo incontro va vissuto e va condiviso, ma soprattutto devi iniziare a camminare. “Ogni uomo è un mondo a sé; per entravi non c’è che il ponte dell’amore”(Goes)
L’incontro con l’altro è come un ponte, un po’ rialzato nel centro, io non riesco a vedere dall’altra parte e quindi mi devo incamminare e nel frattempo dall’altra parte l’altra si avvicina e ci si incrocia. La vita è come un ponte è non è per farci sopra una casa ma per attraversalo.
Ora che avete deciso di sposarvi, che avete deciso di vivere insieme e con lo stesso sguardo la vostra vita, su questo ponte dovete immaginare che Gesù non è dall’altra parte, ha già fatto il suo cammino e vi aspetta, credere significa aver fiducia della sua presenza nella mia vita.
Questa presenza io la assaporo, la gusto, la mangio, la faccio mia, nell’incontro della S.Messa domenicale.
Vivere insieme il tutto, il mio essere famiglia non è limitato ad un lavorare, fare figli, mantenere le promesse che ora vi scambierete ecc… il mio essere famiglia è condividere il tutto è al fede è ciò che trasforma questo tutto con un gusto nuovo.
Quel gusto nuovo che dovrete sempre cercare ogni giorno. Sapete quanto durerà il vostro matrimonio? Finché avrete la consapevolezza quanto lui o lei non sia importante ma necessario per te.
Quella necessità che ti rende ricco, come la necessità che ha la terra quando non piove, come la necessità di una madre nel voler un figlio, come la necessità di alzarsi al mattino è poter dire:”Come è grande il cielo, come è buono Dio”