giovedì, 19 Settembre 2024
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Il mendicante confidente


Il teologo Giovanni Taulero uscendo di chiesa trovò un povero che aveva perduto un braccio e una gamba, con il corpo sfigurato da piaghe ripugnanti.
«Buon giorno, fratello», disse il famoso predicatore.
«Vi ringrazio – disse il povero; – ma io non ho avuto mai cattivi giorni».
Il domenicano credette che quel povero fosse pazzo; ma nella sua voce trovava qualcosa di così dolce che si fermò a chiedergli spiegazioni. «Oh, è molto semplice.
Da quando ho saputo che Dio è buono e sapiente, mi sono detto: Non accade nulla senza il permesso o la volontà di
Dio. Ora Egli sa meglio di me quel che mi conviene. Così mi sono abituato a non voler altro che ciò che Dio vuole.
Se non ho di che vestirmi, penso al mio Salvatore, nudo nel presepio e sulla croce e trovo che sono più ricco di Lui… Se soffro, penso che egli ha sofferto più di me, e
che io sarò più felice nell’eternità… Perciò vi ho detto che sono sempre contento, e che non ho giorni cattivi».
«E ditemi un po’: che direste se Iddio vi dannasse?».
«Dannarmi? Mi sembra impossibile! Ma se proprio Dio lo volesse, so io ciò che farei: l’anima mia ha come due braccia; con quello sinistro mi unirei alla sua umanità; col destro, mi attaccherei alla sua divinità.
Poi abbraccerei il mio Dio, e lo terrei così stretto, che, volendo dannarmi, dovrebbe venire con me all’inferno…
Ed io preferisco stare con Lui all’inferno, che senza di Lui in paradiso».